News

Smartphone: vietato usarli, bloccano il sonno e aumentano l’insonnia

Un’indagine dal titolo “Adolescenti e Stili di Vita” realizzata dal Laboratorio Adolescenza e Istituto di Ricerca Iard svela che l’uso di smartphone e social network già dall’età di 11 anni provoca una maggiore incidenza di casi d’insonnia negli adolescenti. 

Un altro effetto collaterale dell’uso precoce degli smartphone connessi a Internet è l’esposizione al cyberbullismo, di cui il 40% del campione ha avuto già esperienza. Tornando all’insonnia, l’indagine riferisce che il 20% dei ragazzi dorme meno di 7 ore a notte, mentre solo il 7% arriva alle nove ore. Tra le cause dell’insonnia occupa il primo posto l’uso dello smartphone, il cui schermo luminoso non permette al cervello di entrare nella fase di riposo, e nella maggioranza dei ragazzi rimane acceso anche di notte.

 

Smartphone: vietato usarli, bloccano il sonno e aumentano l’insonnia

Questa ricerca commissionata dall’Associazione Culturale Pediatri e l’Osservatorio Permanente Giovani ed Alcol ha abbracciato il biennio 2018-2019 analizzando un campione di oltre 2000 studenti

delle medie. Dati dati pubblicati emerge che circa il 60% di questi ragazzi ha avuto il suo primo cellulare tra i 10 e gli 11 anni, la stessa età più o meno in cui si affacciano per la prima volta sui social network.

I giovani sono spesso abbandonati a loro stessi senza alcuno strumento di protezione del proprio profilo social né un’educazione digitale che dovrebbe essere trasmessa dai genitori. Come ha affermato a margine Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza:” l’essere costantemente in vetrina e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri li rende insicuri al punto di modificare il modo di comunicare tra loro“.

Tra i social più frequentati da questa fascia di età perde terreno un colosso come Facebook ma anche un recente fenomeno come Ask Fm. Al contrario aumenta l’incidenza di app come Instagram, Snap Chat, Telegram e This Crush, mentre WhatsApp è talmente diffuso da non entrare nemmeno in discussione. 

 

Condividi
Pubblicato da
Flavio Mezzanotte