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Che sia un gioco o una pratica abituale lo stalking su Instagram è effettivamente un problema reale e su vasta scala. Proprio per questa motivazione il colosso di Cupertino Apple ha deciso di rimuovere dallo store una serie di applicativi, incriminati di violare alcuni dei termini di servizio imposti. Uno tra questi è Like Patrol, considerato uno degli strumenti per “spiare” i profili più potente in circolazione.

L’applicazione consentiva infatti di monitorare in maniera forse un po troppo ossessiva tutte le attività di un determinato utente. Dietro un esasperazione di questo genere non si nasconde mai nulla di buono, così Apple ha pensato bene di stoppare questo pericoloso trend. Vediamo insieme come funzionava l’applicazione eliminata.

Instagram: ecco il funzionamento di Like Patrol

Già il nome dell’applicazione è decisamente tutto un programma, infatti il suo funzionamento andava ben oltre quello della vecchia funzionalità “Segui già” integrata in Instagram. Questa qualora non ve lo ricordaste permetteva di scoprire le attività di tutti i contatti da noi seguiti, come like e follow. Decisamente una manna dal cielo per tutti quei ragazzi/e gelose ma un incubo per le “vittime” dello stalking.

Like Patrol permetteva di fare molto di più, inviava infatti allo “stalker” un report in tempo reale di tutto quello che il contatto da monitorare effettuava. Non c’era verso di sfuggire all’algoritmo, che si trattasse di un like, di un commento o di un follow. Ovviamente il servizio era a pagamento e nemmeno troppo economico. Annualmente il costo era di circa 72 euro o 80 dollari americani.

La risposta ad Apple da parte del CEO dell’applicazione non ci ha messo molto ad arrivare. Sergio Luis Quintero ha inoltre difeso la sua creatura affermando che non ci sarebbe alcun tipo di violazione. Sono state espresse anche una serie di lamentale nei confronti di Instagram, che come anticipato avrebbe usato la sua funzione Segui già dal 2011 al 2019.

Non è noto se tutti i 300 abbonati all’applicazione potranno continuare ad usarla in futuro, nonostante sia ovviamente stata rimossa. Nonostante probabilmente questa non violi alcun tipo di norma effettiva di Apple, siamo sicuri che si tratti di uno strumento che nelle mani sbagliate potrebbe essere altamente pericoloso.

FONTEwired.it
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