DVB T2L’acronimo DVB T2 indica il Digital Video Broadcasting di seconda generazione. Tale sigla ingloba i dettagli di un processo di rinnovamento della TV che avrà luogo a partire dal prossimo 2020. Fino ad oggi abbiamo guardato Canale 5, RAI 1 e tutti gli altri canali sia in qualità SD che in HD, potendo avere una scelta sullo stream in diretta. A partire dai prossimi mesi saremo obbligati all’alta definizione, ora possibile grazie a nuove frequenze accessibili tramite decoder aggiornati. Non è detto che si debbano acquistare. Ecco come scoprire se si è già pronti ai cambiamenti.

 

DVB T2: arriva la notifica del cambio frequenza e la necessità di cambiare TV e decoder

Il decoder DVB T2 è già installato nei televisori di ultima generazione. Quelli prodotti negli ultimi quattro anni sono predisposti per la ricezione del nuovo segnale. Non è così per tutti, esiste qualche eccezione. Nel caso in cui si acceda al Digitale Terrestre con un decoder esterno di prima generazione è necessario cambiare il componente. Alcune TV contano sullo standard precedente e si deve verificare la compatibilità DVB T2. Non c’è bisogno di una antenna ma basta aggiornare la lista canali e tentare di accedere ad una programmazione con logo HD (Italia 1 HD,RAi 2 HD e così via). Se si riesce a vedere il canale non si dovrà comprare alcun componente.

Chi arriverà pronto all’aggiornamento TV osserverà un severo cambiamento dei canali in quanto a programmazione e qualità dei contenuti a partire da tali dati ed in queste regioni:

  • Dal 1° gennaio al 31 maggio 2020: Campania, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna e Umbria;
  • Dal 1° giugno al 31 dicembre 2020: Lombardia (tranne la provincia di Mantova), Piacenza e provincia, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta;
  • Dal 1° gennaio al 30 giugno 2021: Catanzaro e provincia, Reggio Calabria e provincia, Sicilia, Vibo Valentia e provincia;
  • Dal 1° settembre al 31 dicembre 2021: il resto d’Italia dunque il Veneto, provincia di Mantova, Friuli – Venezia – Giulia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, provincia di Cosenza e Crotone.

Saremo avvisati, quindi, con una notifica da parte delle emittenti televisive, così come avvenuto in occasione della transizione dal segnale analogico al digitale.

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