5G contro 6GSono serviti 10 anni per portare a termine il lavoro infrastrutturale di un 5G che ha avuto ancora poco da dimostrare. Ci troviamo alla soglia di un 2020 che sconvolgerà la nostra visione del mondo ICT in modi che al momento possiamo solo immaginare. Ma in Italia, come nel resto del mondo, l’attenzione si sposta in tutt’altra direzione. Si pensa al 6G quale prossima frontiera per un futuro più connesso. Le novità in gioco sono davvero esilaranti per qualcosa descritto da Huawei come la prossima “rivoluzione della rete”. Scopriamo insieme quali sono le ultime informazioni diffuse dal colosso cinese.

 

Huawei parla di 6G: addio 5G dopo la nuova e clamorosa idea di connessione mobile

Connessioni Gigabit e servizi interconnessi non basteranno a placare la sete di innovazione di società come Huawei. Il diretto portavoce dell’azienda, Ren Zhengfei, ha anticipato i piani per un futuro migliore sotto il profilo della connettività e dei servizi di rete. Le offerte del 5G ed i numerosi investimenti fatti per ottenere l’esclusiva sulle frequenze potrebbero risolversi in un nulla di fatto.

Il network 6G sarà veramente unico nel suo genere. Come in un fantascientifico film assisteremo a vere e proprie metropoli governate da intelligenze artificiali, robot, veicoli intelligenti e molto altro ancora. Tutto concepito sul filone della nuova idea di connettività made by Huawei che incentra l’attenzione sul Play & Think in alternativa al Plug & Play che attualmente governa il concept di tutte le reti interconnesse a livello globale. Prima ci si connette e poi si pensa per un 6G che, secondo i piani, dovrebbe sopraggiungere non prima del 2030 per smartphone ed altri dispositivi in grado di interfacciarsi ad un mondo che solo un decennio fa credevano impossibile da realizzare.

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