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Per Huawei non poter fornire i modelli della nuova serie Mate 30 con le applicazioni dei servizi di Google è di certo un problema, ma c’è qualcun altro a cui questo aspetto sta tornando comodo. Non è una novità che le compagnie in questo mercato si divertono a punzecchiarsi a vicenda e a questo giro è Samsung che ha preso la balla al balzo per sottolineare i problemi del colosso cinese.

Con delle nuove pubblicità, forse anche considerate un po’ spam, Samsung sta facendo sapere ai clienti del mercato sud americano che i loro dispositivi sono forniti con i servizi Google. La presenza delle applicazioni non è l’unico aspetto su cui stanno puntando, ma anche sul fatto che sono garantiti gli aggiornamenti per il futuro. Il dispositivo che viene pubblicizzato è nello specifico il Galaxy Note 10, una scelta particolare visto il mercato puntato; nell’America Latina si punta di solito ai medio gamma e noi ai top di gamma.

 

Samsung, Huawei e Google

Huawei quest’anno puntava a superare i 300 milioni di dispositivi spediti, ma nel corso dei mesi si sono accumulati diversi problemi che hanno reso tale previsione e obiettivo irrealistico. Col passare del tempo, anche nonostante qualche timido segnale, è diventato ovvio che sarebbe stato impossibile riuscirci. Il lancio dei Mate 30 non è stato neanche lontanamente grandioso come si aspettava proprio per questo motivo. L’assenza di base della App Google non è un problema insormontabile in sé, ma è qualcosa che spaventa l’utente. Spendere diverse centinaia di euro per un dispositivo castrato sulle funzionalità non suona di certo come un affare.

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