esopianeti super terra

L’opera del telescopio orbitante TESS (ovvero l’acronimo di Transiting Exoplanet Survey Satelite) della NASA procede spedito con risultati continui sorprendenti nella ricerca di esopianeti con caratteristiche simili a quelle della nostra Terra. L’ultimo arrivato è GJ 357d.

Come spiegato in altre occasioni, la modalità con cui s’individuano nuovi mondi è definita metodo fotometrico del transito: un sistema valido nell’osservazione di oggetti astronomici con un’orbita allineata al nostro punto di osservazione. Tramite poi la diminuzione di luminosità di una stella madre quando un pianeta vi transita di fronte, gli scienziati sono in grado di conoscere l’esistenza di un mondo extra solare.

 

Esopianeti abitabili: individuata una potenziale Super Terra

Mostrando caratteristiche affini alla Terra, tra gli esopianeti GJ 357d della costellazione del Hydra sembra avere il giusto spessore di atmosfera, temperature miti e clima favorevole. Per determinare la sua abitabilità, la cosiddetta SuperTerra deve trovarsi nella zona abitabile, e la si battezza in tal modo per le dimensioni di circa sei volte maggiori quelle del pianeta che abitiamo, con un periodo di rivoluzione di circa 55 giorni terrestri.

Nella conferenza stampa di presentazione, Diana Kossakowski, una ricercatrice che monitora e gestisce TESS, ha infatti dichiarato che vi sonoalte probabilità che l’esopianeta possa ospitare condizioni favorevoli alla vita per la sua distanza rispetto alla stella madre, da cui riceve la stessa quantità di energia stellare che Marte riceve dal Sole. Inoltre, lo spessore e la densità dell’atmosfera dell’esopianeta lasciano pensare che col tempo la sua superficie possa avere il calore necessario per trattenere l’acqua e trasformarla allo stato liquido.”

L’obiettivo di TESS è l’analisi di centinaia di migliaia di stelle che possano potenzialmente costituire un sistema di pianeti molto simile al nostro. In sostanza, la porzione nord e sud del cielo sono suddivise in 13 spicchi, ognuno dei quali viene analizzato con la tecnica del metodo fotometrico del transito per 27 giorni.

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