Netflix Stranger Things

Lo scorso 4 luglio 2019 è finalmente sbarcata sulla piattaforma di contenuti in streaming Netflix, la tanto attesa terza stagione della serie TV Stranger Things. Quest’ultima è uno dei titoli più attesi del mese di luglio, insieme a La Casa di Carta.

La terza stagione della serie, nonostante sia uscita solamente pochi giorni fa, ha già scaturito una polemica sul web non proprio da niente. Scopriamo insieme cosa è successo.

 

Netflix: polemica sulla terza stagione di Stranger Things

Durante quest’ultima stagione, possiamo affermare che la qualità e soprattutto la quantità di effetti speciali è notevolmente aumentata e, di conseguenza lo hanno fatto anche gli investimenti della piattaforma. Chi di voi ha già iniziato a guardare questa nuova stagione avrà potuto notare che i marchi presenti sono oltre 75, tra cui KitKat, M&M, Smirnoff, Burger King e anche Marlboro.

Proprio per quest’ultimo marchio sono scaturite le polemiche, perché le scene in cui si fuma sono aumentate a dismisura. Per questa ragione la piattaforma è stata chiamata in causa, per la seconda volta in un anno, da uno studio che ha dimostrato che negli show statunitensi sono presenti il maggior numero di protagonisti fumatori.

L’azienda di streaming non ha potuto ignorare la ricerca, dato che Stranger Things è vista soprattutto da utenti in fascia d’età adolescenziale. Ecco il suo commento: “Che fumare è dannoso e che, se interpretato positivamente sullo schermo, può influenzare negativamente i giovani“. L’azienda ha anche promesso di impegnarsi a fare in modo che tutti i nuovi progetti con valutazione di TV -14 o inferiori, saranno senza fumo e sigarette elettroniche.

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