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Huawei è stata presa di mira: un ricorso alla giustizia è scattato negli Stati Uniti dove alla società sono stati imputati 13 capi di accusa. Appena una settimana fa, il Wall Street Journal aveva annunciato che il colosso cinese era sotto inchiesta federale e a confermare queste idee, nelle scorse ore, è accorso il Dipartimento di Giustizia. Accusata di diverse violazioni, a quanto pare Huawei dovrà rispondere di accuse gravi, tra le quali: riciclaggio di denaro sporco, ostruzione alla giustizia e non rispetto delle sanzioni.

Il caso Skycom: le origini di questo ciclone mediatico

Da quanto riportato dalle testate giornalistiche americane, il tutto prende origine dalla presunta violazione di Huawei in riferimento alle sanzioni statunitensi contro l’Iran. Le collaborazioni sarebbero avvenute attraverso Skycom (una consociata della compagnia cinese operante in Iran), ma Huawei ha più volte smentito asserendo di aver venduto la proprietà proprio per non violare le leggi.

Purtroppo, da quanto rivelato, la società cinese ha dichiarato il falso poichè sono saltate fuori delle transazioni; a quanto sembra, dopo aver coperto la proprietà di Skycom, Huawei e i suoi partner bancari hanno sbagliato qualche operazione! Circa 100 milioni di dollari in transazioni sono venuti fuori, scoprendo l’operato di Skycom tra il 2010 e 2014 negli USA.

Il Dipartimento di Giustizia non si è limitato a sentenziare solo la società, ma si è occupato anche di Wanzhou Meng, il direttore finanziario. Arrestato lo scorso anno, oggi Meng deve affrontare anche le accuse di frode bancaria, frode telematica e di cospirazione per commettere frodi bancarie.

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