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Circa un anno e mezzo fa, Regina Dugan, ex direttore della Defense Advanced Research Projects Agency del governo degli Stati Uniti, salì sul palco della conferenza degli sviluppatori di Facebook F8. In quell’annuncio disse al pubblico che Facebook stava lavorando su interfacce cervello-computer che potrebbero un giorno far scrivere un testo tramite i pensieri.

Fu un annuncio audace, e all’epoca ha aiutato a dipingere Facebook come un gigante della tecnologia partorito nella Silicon Valley. Ma 18 mesi dopo, alcuni di questi progetti sono ancora in cantiere, ma il team responsabile si è sciolto, così come non esiste più ufficialmente l’edificio 8. E Dugan, che si era unito a Facebook per gestire un gruppo skunkworks simile chiamato ATAP, stava stava seguendo il progetto per uno smartphone modulare per Google, lasciando Facebook più di un anno fa.

Secondo un rapporto di Business Insider, l’edificio 8 è stato sciolto, e i suoi progetti ridistribuiti a nuovi team all’interno della divisione della realtà aumentata e virtuale dell’azienda. Secondo Andew “Boz” Bosworth, il dirigente responsabile di AR e VR su Facebook, è fuorviante caratterizzare l’edificio 8 come “morto“.

 

Gli sviluppi dei progetti “segreti”

Invece, i due progetti di alto profilo della divisione: il progetto dell’interfaccia cervello-computer e quelli che hanno creato Portal. Il dispositivo di chat e video sarà infatti responsabile per i futuri progetti hardware che coinvolgono la nuova tecnologia fotografica all’avanguardia, così come AR e VR.

Nel frattempo, il progetto dell’interfaccia cervello-computer sembra essere ancora operativo nei Reality Labs della società, una divisione creata a maggio. Reality Labs è gestito da Michael Abrash, un precoce pioniere e tecnologo di videogiochi che è arrivato su Facebook tramite Oculus e detiene il titolo di capo scienziato.

 

 

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