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TIM, Wind Tre e Vodafone cadono nel tranello delle truffe via web: una nuova ondata di pubblicità allusive illude i clienti, ma sottobanco ruba loro i soldi presenti nel credito residuo. Come è possibile?

Abbonamenti non richiesti a prezzi fuori dal normale: addio credito residuo

Sono propri questi i problemi che affliggono la clientela di TIM, Wind Tre e Vodafone: gli abbonamenti non richiesti. Cosa intendiamo? Beh, molto semplicemente tutta quella serie di servizi che vengono attivati sul proprio numero, ma che non sono mai stati voluti o acconsentiti. Purtroppo chi nasconde questa serie di attivazioni in pubblicità pop up o articoli strappa click riesce ad alludere i sistemi di sicurezza degli operatori in modo irreparabili. Per fortuna esiste un modo per prevenire e curare tale problematica, tra poco ve la esporremo, ma prima approfondiamo il discorso abbonamenti per chi non ne ha mai sentito parlare.

Queste vere e proprie truffe vengono camuffate sotto il nome di abbonamenti a pagamento, ma in realtà consentono ai mascalzoni di rubare fino cifre pari a 7 euro a settimana ai clienti. Qualunque cifra sia presente nel proprio credito residuo state sicuri che questa verrà scalata!

Prevenire è meglio che curare: un metodo infallibile

Come diceva un certo detto, prevenire è meglio che curare e allora ecco una semplice soluzione a questo problema che affligge sempre più persone. Al fine di non cadere vittime di eventuali abbonamenti può risultare utile telefonare il servizio clienti di TIM, Wind Tre o Vodafone e richiedere il blocco totale dei servizi in abbonamento. Nel caso in cui ne aveste uno attivato, potrete chiedere anche la disattivazione ed il rimborso della cifra scalata, ma solo entro le 24 ore successive.

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