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I clienti dei vari operatori telefonici come Tim, Wind, Tre e Vodafone, continuano ad avere esperienze negative dall’interazione con i call center.  I telefonisti ingaggiati in queste agenzie partner dei gestori di telefonia mobile sono spesso orientati a perseguire un obiettivo di marketing, a scapito degli stessi clienti.

Abbonamenti mai autorizzati frutto di truffe informatiche, chiamate vessatorie a tutte le ore, proposte di contratto non spiegate a pieno che nascondono clausole assurde etc. I canoni per servizi come giochi, oroscopi e suonerie sono dei salassi che arrivano anche fino a 10 euro settimanali. Tali abbonamenti telefonici non sempre sono volutamente attivati da noi utenti e non riusciamo subito a individuare il problema del credito mancante sulle SIM. Delle chiamate reiterate neanche c’è bisogno di aggiungere altro e, infine, le clausole contrattuali non divulgate dai call center ci costringono sempre a piani tariffari che ci costano più di un mutuo.

Call center: soluzioni per sopravvivere

Partendo di nuovo dagli abbonamenti non richiesti, vi diciamo subito che questi servizi sfruttano la piattaforma MobilePay che è realizzata da Fastweb, Poste Mobile, TIM, 3 Italia, Vodafone e Wind per facilitare i micro pagamenti a servizi digitali su smartphone, PC, tablet. Per evitare che il nostro credito residuo sia prosciugato, basta chiamare il servizio clienti del proprio operatore e richiedere il blocco totale dei servizi a pagamento.

Si può ovviare al problema anche delle chiamate vessatorie che inondano il nostro smartphone. Le app Truecaller e Google Telefono possono aiutarvi a porre un filtro alle chiamate in entrata grazie a un algoritmo che riconosce le numerazioni dei call center. Non sono infallibili ma almeno il 90-95% delle volte siete salvi.

Infine, per le proposte di contratto non limpide che gli operatori hanno fretta di farvi autorizzare via telefono vi consigliamo due cose. In prima istanza fatevi mandare un riassunto via mail della proposta per verificare che sia vera. Se rinunceranno alla richiesta già capiterete che state incorrendo in una truffa.

In seconda battuta fatevi un giro su internet, e da noi, per capire se quello che vi hanno promesso esiste davvero ed è vantaggioso.

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