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Instagram protegge i suoi utenti ma danneggia la loro salute


Ebbene sì, anche Instagram ha i suoi lati negativi e a dirlo sono importanti studi condotti a riguardo. Come riportato da “The Guardian”, il Social dedicato alla condivisione di foto e video online non è poi così innocuo per gli utenti. Le false vite, visibili su Instagram, provocano una sensazione di inferiorità e disagio che mette a rischio la salute mentale di ogni iscritto. L’attenzione posta al fenomeno dalla ricercatrice Niahm McDade, e dalla sociologa Jean Twenge, evidenzia l’impatto negativo della superficialità accentuata da Instagram, che potrebbe causare problemi soprattutto tra gli utenti più giovani. 

Instagram: il social si rivela il più rischioso per gli utenti; danneggia la loro salute mentale!

Seppur costantemente impegnato ad intensificare la sicurezza della piattaforma, Instagram non è considerato così positivo per gli utenti. Il Social ha ideato proprio nelle ultime settimane un ulteriore algoritmo in grado di porre un freno ai casi di cyber-bullismo. Iniziative come quest’ultima caratterizzano Instagram che si è dimostrato sempre ben disposto ad assicurare protezione

in particolar modo ai più giovani. Il problema, però, è ben diverso, causato dagli utenti stessi.

Secondo diverse ricerche riportate da The Guardian, e successivamente da “La Stampa”, Instagram sarebbe promotore di una felicità fittizia. Ciò causerebbe negli utenti un disagio e uno sconforto che potrebbero avere conseguenze negative.

La condivisione dei momenti migliori della propria giornata, il più delle volte creati appositamente per essere immortalati e pubblicati, creano nell’utente che osserva un disagio alimentato dall’idea di non possedere una vita altrettanto entusiasmante. Il messaggio velato, nascosto tra un post e un altro, è quello di una felicità che non ha nulla a che vedere con la realtà.

Instagram continua a vantare numerosi utenti, le novità introdotte sono sempre di più e rendono l’app interessante e divertente, nonostante ciò, però, potrebbe rivelarsi decisamente nocivo.

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Pubblicato da
Giorgia Leanza