call center

Quante volte capita di ricevere una chiamata nel bel mezzo del lavoro e sentirsi dire “Salve, chiamo per conto di..” e sbuffare perché è l’ennesimo call center? Beh, spesso, ma certe volte bisogna preoccuparsi quando le chiamate iniziano con un altra domanda.

Ebbene sì, oramai bisogna stare attenti anche al come si risponde ad una domanda semplice come “Lei è il signore Mario Rossi?” perché potrebbe rivelarsi fatale. Difatti, anche se illegalmente, nelle ultime settimane si è tornato a parlare delle truffe dei call center.

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Queste frodi avvengono in maniera così semplice da sembrare irreale: tutte le telefonate in questione si aprono con una semplice domanda che spinge la vittima a dire “sì”. Infatti, come è già stato riportato prima, è proprio questo innocuo “sì” che finisce col rimanere fregati, poiché ci si ritrova vittime di una truffa.

Una volta ottenuta questa risposta, l’operatore criminale che si trova dal lato opposto della cornetta inizierà a porre domande equivoche come “desidera cambiare operatore?”. Anche se noi daremo una risposta negativa, tale verrà sostituita poi con quella affermativa fornita ad inizio telefonata.

Purtroppo, questa truffa è veramente dannosa e, sebbene sia illegale, avanza in un circolo vizioso anche per via delle povere persone anziane che in buona volontà rispondono a tali chiamate.

Al fine di non cadere in questi sotterfugi è sempre utile prestare attenzione e un occhio di riguardo, evitando di pronunciare l’affermazione “sì” ma usando sinonimi difficili da adattare a diverse domande, soprattutto in fase di rimontaggio in post produzione.

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