smartphone Android miglior prezzoSmartphone che costano migliaia di euro saranno presto solo un lontano ricordo. Prime conferme positive in merito ad una rimodulazione dei prezzi si hanno da parte dei ricercatori della HKUST (Hong Kong University of Science and Technology), i quali annunciano un importante cambiamento nelle implementazioni dei display mobile.

 

Smartphone meno costosi grazie ad un nuovo display

Gli smartphone sono i perfetti compagni delle nostre giornate, dall’ufficio alla scuola fino addirittura alla guida su strada ci accompagnano offrendo il meglio dell’interattività mobile. Non sempre, comunque, possiamo permetterci l’ultimo modello a causa dei costi eccessivi che lievitano con componenti sempre più sofisticate.

A Hong Kong, ultimamente hanno messo a punto un nuovo tipo di display che abbatte i costi ed i consumi e consente di beneficiare di una risoluzione 3 volte superiore rispetto alle soluzioni attuali. Si tratta di un pannello di tipo FLCD (Active Matrix Ferroelectric LCD), i cui costi di produzione scendono a vantaggio di un mercato che presto concederà smartphone top di gamma economici.

Rispetto alle soluzioni di tipo LCD tradizionale, gli FLCD sfruttano una matrice di cristalli liquidi trasparenti che si opacizzano al passaggio della corrente reagendo tempestivamente. Gli FLCD possono restare opachi passaggio continuo di corrente, rendendosi così meno dispendiosi anche dal punto di vista energetico. L’efficienza è ai massimi livelli e porta all’eliminazione completa dei filtri colore che negli LCD Standard bloccano il 70% della luce derivata dalla retroilluminazione.

Con gli FLCD si utilizzano invece tecnologie colore di tipo campo-sequenziale, basate su cristalli liquidi ferroelettrici ad alta velocità. Tradotto in altri termini, anziché visualizzare contemporaneamente tutti i colori le immagini vengono riprodotte in modalità monocolore ad una velocità che l’occhio non percepisce e che traduce invece in un’immagine colorata.

Ciò consente di triplicare la risoluzione ed ottenere un risparmio energetico netto del 30%. La Prof. ssa Kwok, a capo del team di ricerca, ha riferito:

‎”Gli FLCD hanno consumo di energia relativamente basso, quindi sono molto adatti ai dispositivi elettronici portatili come smartphone, tablet e laptop, consentendo un’autonomia molto maggiore rispetto ad oggi” 

Si attende ancora una valutazione dei tempi, ma si tratta di qualcosa di sconvolgente nel campo della tecnologia, dove i fattori ottimizzazione, costi e gestione energetica rivestono un ruolo di primo piano.

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