facebookIn questa epoca in cui il termine “onnipotente” è riservato alle aziende come Google o Amazon, o di come il gigante di proprietà di Jeff Bezos abbia rivoluzionato il concept store per eccellenza grazie squadre di droni e negozi fisici senza casse, un altro guru della nostra epoca – Mark Zuckerberg – ritorna alla ribalta con il Flick, una nuova unità di tempo.

Sì, hai letto correttamente: un’unità di tempo come i secondi, i minuti o le ore a cui sei abituato. Ed è questo il calendario gregoriano o il sistema sessagesimale per una piattaforma come Facebook che ha WhatsApp o Instagram in suo potere? Perché limitarci alle tradizionali misure temporanee quando, in molti casi, abbiamo diverse altre possibilità?

Secondo la pagina GitHub – che documenta questa nuova invenzione di Facebook, i Flicks sono la più piccola unità di tempo che esista tranne il nanosecondo. Confrontando entrambe le misurazioni vediamo che i Flicks sono 1/705.600.000 di secondo per 1/1.000.000.000 di secondo di nanosecondo. Per farci capire, un Flick è 1.41723356 nanosecondi.

Se si misura la pubblicità negli annunci, perché non il tempo in Flicks? Che numero bello e facile da ricordare! Nello stile più puro del “numero pi o del numero e“, il Flick ha anche una buona coda di decimali. Ma probabilmente quello che ti stai chiedendo ora è perché Facebook abbia bisogno di una nuova unità di tempo?

Dopo secoli di discordia che impone ai Paesi di adottare il Sistema di Misura Internazionale (mai ancora raggiunto coesistendo con il Sistema Imperiale o Anglo-Sassone), ora una società privata si aggiudica il compito ancora più difficile. Oppure no, perché tutto ha una ragion d’essere che migliorerà la nostra esperienza utente consumando contenuti multimediali.

Flick, l’unità del futuro di Internet

Prima di tutto, una nota per capire il perché della sua esistenza. La parola Flick è l’acronimo di “frame-tick“. I gesti rapidi sono progettati per aiutare a misurare i tempi dei fotogrammi video individualmente.

Tutto questo, pur sembrando molto complicato, in fin dei conti è orientato agli sviluppatori di software, anche se saremo noi utenti a trarne maggior beneficio. Quindi, ora che lo sapete, la prossima volta che leggete “Flick” non stupitevi: l’International Measurement System deve anche adattarsi a questi tempi nuovi e affascinanti. Non solo gli esseri umani devono far spazio a una nuova generazione di robot che possono sostituirci nei lavori più disparati, ma anche alcune grandezze fondamentali dovranno essere aggiornate.

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