Come già spiegato nell’articolo che troverete cliccando qui, OnePlus 5T ha stabilito il record di smartphone più venduto dell’azienda. Le vendite sono quindi già promettenti. Il merito va innanzitutto alle sue qualità. Ad esempio, OnePlus 5T si è dimostrato in grado di superare la velocità di uno dei dispositivi più discussi: iPhone X. Come conferma di queste affermazioni ci sono i test in cui il Face ID dell’iPhone X e il Face Unlock di OnePlus 5T sono messi a confronto.

La tecnologia alla base del Face Unlock di OnePlus è stata spiegata sul loro sito web ufficiale. Il Face Unlock ad esempio garantisce la sua piena funzionalità anche con diverse condizioni di illuminazione e se si indossano occhiali.

Face Unlock però si è dimostrato poco sicuro rispetto al sistema dell’iPhone X, poiché non sfrutta sensori in 3D per la scansione dei volti degli utenti. Inoltre con il sistema di riconoscimento facciale sviluppato da OnePlus non si possono autorizzare i pagamenti con Apple Pay né si possono sbloccare determinate app, come quella del mobile banking.

Face Unlock è dunque più veloce ma meno sicuro rispetto al Face ID progettato da Apple per iPhone X.

La mancanza di una dettagliata scansione in 3D dei volti rende il sistema di riconoscimento facciale di OnePlus poco sicuro. Apple, infatti, nel suo sistema per Face ID, utilizza una sofisticata videocamera TrueDepth che proietta 30.000 punti ad infrarossi sul viso dell’utente rendendo la scansione a tre dimensioni. Per questo motivo il Face ID non solo è più sicuro ma anche più lento, infatti ci mette molto tempo a scansionare un volto con tutti quei punti.

Per rimediare OnePlus ha dichiarato che si sta lavorando ad un’ulteriore funzionalità del telefono. Essa permetterà al dispositivo di captare se la luce emessa dal soggetto è della sua faccia reale o di un telefono (nel caso in cui si utilizza la foto di un utente per sbloccarne il dispositivo, dato che è questo il maggior rischio senza scansione 3D).

C’è anche un altro rischio con OnePlus 5T. L’azienda ha dichiarato che ci sarà l’interruzione della condivisione dei dati raccolti con Face Unlock. Questo ci fa dedurre che se tale procedura sarà interrotta, allora al momento è ancora effettuata. I dati degli utenti non sono dunque protetti.

Per adesso l’unica soluzione a tutti questi problemi per evitare che il proprio dispositivo venga hackerato è il sistema failsafe del Face Unlock. Quest’ultimo dopo 5 tentativi sbagliati richiede di inserire un codice per proseguire. Può considerarsi sufficiente secondo voi?

 

 

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