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Samsung: la serie Galaxy A del 2018 sarà caratterizzata dall’ Infinity Display

Fino ad ora solo gli smartphone top di gamma di Samsung sono stati dotati dell’esclusivo Ininity Display, utilizzato come elemento rivoluzionario per lanciare i Galaxy S8 ed S8 Plus.  Poiché questo tipo di display è stato ben accolto dai consumatori e dai critici del settore, Samsung ha implementato lo stesso anche per il noto Galaxy Note 8.

Anche i medio gamma reciteranno ruoli da protagonisti nel panorama smartphone

 

Dopo aver potuto constatare come i tre dispositivi di punta della società sud Coreana siano stati dotati dell’Infinity Display, è logico attendersi, che anche i prossimi smartphone Premium di Samsung saranno equipaggiati con la stessa tecnologia. Secondo un tweet del leakster @mmddj_china (via SamMobile), anche i futuri smartphone della serie Galaxy A, che verranno lanciati nel 2018, arriveranno con l’Infinity Display. Possiamo, dunque, aspettarci che anche la risoluzione venga decisamente aumentata fino al QHD, a 1440p.

L’Infinity display non dovrebbe essere l’unica novità, infatti, la serie Galaxy A (2018) potrebbe arrivare con un display curvo su entrambi i lati. Non ci sono dubbi, sul fatto, che il rapporto screen-to-body sui prossimi smartphone sarà nettamente superiore, rispetto agli smartphone dell’attuale generazione Galaxy A. Allo stato attuale risulta impossibile immaginare cosa potremo vedere negli smartphone della prossima serie Galaxy A. È chiaro che i nuovi modelli saranno aggiornati con materiali più curati e disporranno, con molta probabilità, anche della doppia fotocamera posteriore.

Già in questo terzo trimestre del 2017, Samsung è intenzionata a lanciare un medio di gamma dotato di doppia camera posteriore, come il Galaxy J7 Plus, che dovrebbe arrivare sul mercato nelle prossime settimane. Non abbiamo altre informazioni in merito, ma quasi sicuramente i prossimi device della casa Coreana proporranno tecnologie e soluzioni avanzate anche in device dal prezzo non particolarmente elevato.

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Pubblicato da
Raffaele Casola