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Imparare le lingue con un’app

Approfittando dei “tempi morti” – pochi, per la precisione, ma pensiamo ad una cora in autobus o un viaggio in treno – si possono fare tante cose. Come imparare le lingue, ad esempio. I ricercatori del prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno sviluppato un’applicazione che insegna le lingue straniere.

Si chiama WaitSuite ed è una serie di applicazioni che aiutano a migliorare la qualità del nostro (poco) tempo libero. Quello che si propone di fare è permette agli utenti la possibilità di “imparare durante l’attesa”, per arricchire il vocabolario in un’altra lingua mentre, magari, si gioca con lo smartphone o si attendono risposte e commenti su un qualche social network.

Le applicazioni WaitSuites sono adattate per qualsiasi tipo di azione intrapresa sul dispositivo mobile. Ad esempio, se si prevede un pranzo con un amico e lo si pianifica su Facebook Messenger, WaitChatter rivede il nostro vocabolario in un’altra lingua per poi migliorarlo. Allo stesso modo, aiuta ad imparare altre lingue, quelle totalmente sconosciute.

Secondo il direttore del progetto, Carrie Cai, l’azione della richiesta aumenta la produttività nel compito principale ed è meno probabile si abbandoni la piattaforma per “ammazzare il tempo” con un videogioco. Questo tipo di applicazioni aiutano anche ad imparare termini specialistici o gerghi professionali, come quelli che utilizzano medici o avvocati.

WaitChatter è un’estensione per Chrome che funziona con Gchat. Insegna, per ora, il solo vocabolario in spagnolo e francese. L’applicazione misura il progresso dell’utente e propone dei test su parole che non sono conosciute fino a quando lo studente non le impara.

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