La devastazione del terremoto in un video

Il terremoto che ha scosso il centro Italia dal 24 agosto scorso, con il colpo di grazia del 30 ottobre, ha letteralmente sbriciolato interi borghi umbri e medioevali. Sul luogo, al momento, decine di unità impegnate delle operazioni di ricovero degli sfollati. E di ricostruzione – laddove sia possibile riportando a quel sacro aspetto di antico che li contraddistingueva – di interi paesi arroccati sulle colline.

Immagini e video ci hanno spesso mostrato la devastazione della forza implacabile di questo fenomeno naturale. Che, a detta degli scienziati, è impossibile prevedere. Il senso comune, però, è quello della curiosità, del vedere cosa è successo, come si presentano oggi questi posti.

Lo fa, oggi, il primo docu-video in realtà virtuale 360 realizzato da La Repubblica. E’ stato realizzato nei giorni immediatamente successivi alla scossa di magnitudo 6.5 del 30 ottobre 2016. Quella che ha trovato debole ed esposta un’itera zona di macerie sulle quali si sono riversate altre macerie.

Si tratta di una tecnica di ripresa in Realtà Virtuale 360 che garantisce a chi guarda un’esperienza immersiva davvero inquietante. Se non a volte desolante. Ed è solo in questo modo che noi, spettatori illesi, entriamo e percorriamo le strade di quei paesi tante volte ascoltati ai TG. San Severino Marche, Visso e Castelluccio di Norcia e Amatrice come vittime polverose al cospetto di chi potrebbe dare loro una mano.

La regia è di Haider Rashid, mentre la produzione è affidata a Stefano Mutolo (Berta Film) e Haider Rashid (Radical Plans). Un viaggio suggestivo nella sua crudeltà che è però garantito dalle moderne tecniche di riprese. Un po’ come dire che il real time, alle volte, può servire anche per scopi più seri.

FONTELa Repubblica
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