L’Antitrust italiano ha deciso di multare Samsung per 1 milione di euro visto che gli smartphone e tablet Android venduti venivano pubblicizzati con una memoria ROM diversa da quella dichiarata.
Roma – L’AGCM (Autorità garante della concorrenza e del mercato) ha deciso di multare la casa costruttrice sudcoreana poiché utilizza una “pratica commerciale scorretta” inducendo i poveri italiani ad acquistare device Android con una memoria ROM inferiore anche del 50% in alcuni casi costringendo l’acquirente finale ad acquistare memorie esterne aggiuntive per espandere la memoria.
Quando si acquista uno smartphone Samsung con 16 GB di memoria interna e si va a verificare tramite il menu Impostazioni – Memoria lo spazio realmente disponibile non si trovano mai i 16 GB ma molti meno visto che una parte viene consumata dalle applicazioni di sistema, quelle della Samsung ed in alcuni casi quelle dei vari Brand.
La stessa Samsung ha provato a difendersi dichiarando che la memoria non è una delle caratteristiche più ricercate dall’acquirente e che anzi non viene messa in evidenza questa mancanza proprio perché lo stesso non scarica mai tantissime applicazioni o giochi.
Sicuramente una risposta che non ha soddisfatto L’AGCM che ha ritenuto la Samsung colpevole cisto che la pratica adottata viola il Codice del Consumo ed è “contraria alla diligenza professionale e idonea, mediante la diffusione di informazioni fuorvianti e l’omissione di informazioni rilevanti, a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio”.
La risposta data dalla casa sudcoreana non può soddisfare nessuno di noi visto che in alcuni casi gli utenti già dopo aver installato 2/3 applicazioni sui smartphone di fascia medio bassa vedono comparire sul display “spazio di archiviazione disponibile insufficiente” non potendo nemmeno spostare le app sulla scheda di memoria.