E-commerce: come sta cambiando il mercato europeo?

Stanno emergendo importanti novità per il mercato e-commerce che in Europa continua a crescere. Cosa cambierà in futuro?

E-commerce

La rapida crescita dell’e-commerce in Europa sta generando diversi cambiamenti nel settore logistico. A tal proposito, è interessante una recente analisi di Prologis Research. Intitolata “The E-commerce Boom Isn’t Over: Implications for Logistics Real Estate”. Secondo quest’ultima il commercio digitale rappresenta attualmente il 10% del mercato europeo. Con stime che indicano una progressione fino al 13,4% entro il 2030. Anche se tale valore è lontano dal 32% registrato nel Regno Unito, la traiettoria di crescita è chiara e inarrestabile. Tale evoluzione implica un bisogno crescente di nuovi spazi logistici per accompagnare la domanda. Si ipotizza che, nei prossimi cinque anni, saranno necessari ogni anno tra 1,4 e 1,9 milioni di metri quadrati in più. Ciò per rispondere alle necessità di distribuzione rapida e capillare.

E-commerce: le prossime evoluzioni del mercato

In tale contesto, il caso dell’Italia è emblematico. Con l’introduzione dell’e-commerce che dovrebbe salire dall’11% al 14,4%, si stima un fabbisogno extra di 3,3 milioni di metri quadrati di magazzini.

Nel frattempo, il commercio elettronico sta introducendo nuove dinamiche operative. Aziende come Shein, Temu e Aliexpress hanno rivoluzionato l’approccio alle vendite online. Ciò soprattutto in mercati come la Spagna, dove rappresentano il 34% degli ordini. O la Germania, dove hanno visto una crescita tripla dal 2022. Tali attori privilegiano una logica direct-to-consumer, puntando su una rete distributiva decentralizzata con magazzini vicini ai consumatori finali. In tale contesto, eventuali modifiche al regime fiscale “de minimis” in Europa potrebbero facilitare ulteriormente la velocità e l’efficienza delle spedizioni internazionali.

La crescente domanda di consegne rapide rende imprescindibile l’adozione di hub logistici all’interno delle città o nelle loro immediate vicinanze. Ciò porta con sé un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. L’industria logistica sta adottando soluzioni a basso impatto ambientale. Riducendo le emissioni e integrando tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la robotica nei processi. Amazon ha già dimostrato come l’adozione di tali strumenti possa diventare un vantaggio competitivo.

Marco Colombo, vicepresidente di Prologis per l’Europa meridionale, sottolinea come tale rivoluzione stia ridefinendo i parametri della logistica. La priorità per il futuro, in Italia come nel resto del continente, sarà disporre di spazi moderni e tecnologicamente avanzati, capaci di rispondere alla crescente complessità del commercio digitale.

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