ENGWE EP-2 Boost: la e-bike che calca tutti i terreni con 120 km di autonomia, RECENSIONE

I nostri test condotti sulla ENGWE EP-2 Boost, ci hanno lasciato scoprire diversi aspetti di una bici elettrica davvero ben bilanciata.

ENGWE EP-2 Pro Boost: la e-bike che calca tutti i terreni con 120 km di autonomia, RECENSIONE

La ENGWE EP-2 Boost è una fat bike elettrica pieghevole robusta e versatile, pensata per l’uso urbano e avventuroso. Il telaio in lega d’alluminio di qualità offre un aspetto minimale e resistente: la batteria è nascosta all’interno del tubo obliquo, sbloccabile con chiave, conferendo alla bici un’estetica elegante e pronta a sporcarsi allo stesso tempo. Questo design nascosto contribuisce a un look nero opaco con logo, difficile a prima vista da distinguere da una bici tradizionale. La struttura è solida (il peso intorno ai 26–27 kg), e il sistema di piegatura è classico ma efficace: basta sbloccare la cerniera centrale per chiuderla in due in pochi secondi. La bici piegata occupa certamente spazio (circa 100×60×70 cm), ma si ripone facilmente nel bagagliaio di un’auto o si porta a spalla per brevi tratti.

Prestazioni su strada e fuoristrada

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Su strada l’EP-2 Boost offre un’esperienza dinamica: il motore da 250W (legale a 25 km/h) spinge con una coppia elevata (circa 75 Nm in modalità Boost), garantendo ripartenze vivaci e buon tiro in salita. In città può sostenere comodamente i 25 km/h, mentre fuoriporta le grandi gomme da 20×4,0″ offrono grande grip e comfort sui sterrati. In prova è risultata stabile anche in mezzo al traffico o sotto la pioggia: un recensore ha percorso vicoli irregolari a 30 km/h senza problemi, schizzando tra pozzanghere e buche, con i pneumatici grassi e la sospensione anteriore che assorbono bene gli ostacoli. Grazie alle gomme larghe e all’ammortizzatore anteriore (escursione circa 80 mm), l’EP-2 Boost “può affrontare praticamente ogni strada o sentiero”. Il freno a disco meccanico anteriore e posteriore da 180 mm è reattivo e sufficiente a fermarla anche sul bagnato, sebbene non raggiunga l’efficacia dei dischi idraulici di fascia alta. La bici è certificata per 25 km/h con pedalata assistita, in linea con le leggi europee; la modalità Boost serve per accelerazioni rapide, e può aiutare a superare pendenze fino al 17–18% (come dichiara il costruttore). In pratica, con un conducente leggero e in pianura è possibile sfruttare al meglio la potenza del motore anche su sterrati semplici, mentre per fuoristrada più impegnativo (salite ripide, trail tecnici) il motore limitato a 250W mostra i suoi limiti (in effetti il grado massimo di salita è di solo 10°).

Motore e batteria

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Il motore brushless da 250W montato nel mozzo posteriore eroga una coppia di 75 Nm alla massima potenza (attivata dal pulsante BOOST). A differenza di versioni più potenti, in Europa l’EP-2 Pro Boost è omologata 250W e non possiede acceleratore, ragion per cui la velocità è controllata elettronicamente. Il sistema è basato su un sensore di coppia che garantisce assistenza immediata e proporzionale alla spinta sui pedali: secondo la descrizione ufficiale, questo migliora l’efficienza e il comfort di pedalata. La batteria è da 48V 13Ah (≈624 Wh) ed è integrata nel telaio; è rimovibile con chiave per poterla ricaricare separatamente o sostituirla in futuro. Il tempo di ricarica è di circa 6–6,5 ore, tipico per questa capacità. L’autonomia dichiarata arriva a 120 km in modalità PAS (livello 1) – o fino a 100 km come indicato dal venditore italiano – numeri ottimistici ottenibili solo in pianura con pedalata moderata. In modalità solo elettrica (senza pedalata) l’autonomia scende intorno ai 40 km. In pratica, su tragitti misti città/collina è lecito aspettarsi autonomo tra i 50 e gli 80 km con una carica piena, variabili dal livello di assistenza e dal peso del ciclista.

Comfort di guida ed ergonomia

La EP-2 Boost è progettata per offrire una guida comoda: la sella imbottita è larga e, come segnalato da chi l’ha provata, resta confortevole anche dopo diversi chilometri; il suo profilo moderno aiuta la ventilazione e riduce l’affaticamento sui glutei. I pedali e il manubrio sono posizionati a un’altezza ergonomica, con impugnature antiscivolo ampie (etichettate come “handlebar BMX upgraded” dal costruttore), che consentono una posizione di guida eretta ma stabile. Le gomme cicciotte (20×4,0″) fanno da “ammortizzatore naturale” sulle asperità: in combinazione con la forcella anteriore ammortizzata (tipicamente 80 mm di escursione), attenuano gli urti provenienti dal terreno, riducendo vibrazioni su mani e polsi. Grazie a questi accorgimenti, la guida dell’EP-2 è – come confermano le prove – più confortevole di molte fat bike senza sospensioni.

Facilità d’uso e trasporto

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Essendo una bicicletta elettrica pieghevole, l’ENGWE EP-2 Boost punta molto sulla praticità. Il meccanismo di chiusura centrale è semplice da azionare: con due rapidi movimenti di sblocco la bici si ripiega in due, abbassando il manubrio e le pedivelle. Il risultato è compatto, pur trattandosi di una fat bike pesante: da aperta misura circa 177×120×100 cm e pesa sui 26–27 kg (valore paragonabile alla Fiido M1 Pro da 26,8 kg). Non ci sono ruote o leve dedicate per spostarla a bici chiusa, quindi in ascensore o su treno va portata sollevata, ma le dimensioni rimangono ragionevoli per una fat bike. L’avvio della pedalata assistita è intuitivo: basta accendere la chiave generale, selezionare il livello di assistenza sul display e partire. Non essendoci acceleratore a pollice, la spinta è permessa solo premendo il pulsante “BOOST” per le partenze o pendenze; il montaggio in serie del sensore di coppia fa il resto del lavoro in modo naturale. La batteria si può facilmente estrarre dal telaio con la chiave (utile per caricare indoor), un plus per chi non può ricaricare nel box.

Dotazione tecnologica

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La dotazione è piuttosto completa per il prezzo. Sul manubrio trova posto un display LCD a colori, che mostra velocità, livello di batteria, modalità di assistenza (e-bike pura, assistita o bici muscolare) e chilometraggio. Il sistema offre 3 modalità predefinite (elettrico, pedalata assistita, solo muscolare) e 7 velocità al cambio, per un totale di 21 possibili rapporti. Sotto il display c’è anche un sensore integrato di luce ambientale che accende automaticamente il potente faro anteriore a LED in condizioni di scarsa luce; il faro illumina molto bene la strada, come confermato nelle prove su strada. Dietro di esso è presente una lente che funge da luce di stop quando si frena, migliorando la visibilità notturna. I freni sono due dischi meccanici da 180 mm (detti “a farfalla” nel marketing ENGWE), dotati di leve in alluminio a tre dita. Non sono idraulici, ma sufficentemente potenti da garantire fermate sicure su asfalto e sterrato leggero. Il cambio a 7 marce è di tipo base ma affidabile (solitamente Shimano a cassetta con leve combinate, come nella maggior parte delle pieghevoli). Nel complesso, ENGWE offre un pacchetto tecnologico adatto alle gite urbane e fuoristrada leggere, senza pretese racing ma con tutti i requisiti standard (dagli attacchi per portapacchi posteriori al sellino semi-gel).

Sicurezza e affidabilità

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La EP-2 Boost trasmette sensazione di solidità grazie al telaio spesso e alle componenti robuste (perni in acciaio, viteria abbondante, ecc.). La guida stabilizzata dal baricentro basso e dalle gomme larghe aiuta a prevenire cadute sui terreni sconnessi. L’erogazione dell’assistenza è abbastanza dolce e controllabile (grazie al sensore di coppia), il che riduce lo slittamento delle ruote in condizioni viscida. ENGWE dichiara una certificazione internazionale e offre 1 anno di garanzia su motore, batteria e controller, fornendo quindi un minimo di tutela post-vendita. In Italia la bici rispetta i limiti normativi (250W, 25 km/h, pedalata assistita), perciò non occorrono patentini o assicurazioni. Bisogna fare attenzione all’alta velocità: la versione internazionale da 750W (non destinata all’UE) può raggiungere 45 km/h, ma il modello Boost europeo è autolimitato a 25 km/h. I sistemi elettrici hanno protezioni IP standard (sospetto IP54 su parti elettroniche), comunque le prove su strada ne hanno mostrato una discreta impermeabilità al bagnato. In sintesi, l’affidabilità è buona per la fascia di prezzo: nessun difetto grave è stato segnalato dai tester indipendenti oltre alla fragilità dei freni meccanici e alla necessità di fissare bene la serratura di piegatura.

Rapporto qualità/prezzo

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Con un prezzo di listino intorno a 950–1.000 € (su Amazon si trova intorno a 999 €), l’ENGWE EP-2 Boost offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per meno di mille euro si ottiene un’e-bike da città e fuoristrada ben equipaggiata, con doppia sospensione, cambio 7 marce, display a colori, luci LED e batteria di capacità elevata. Come riferimento, la Fiido M1 Pro – concorrente diretto – costa circa 1.099 € (in offerta da 1.499 €) ed equipaggia un motore da 250W con 556Wh di batteria; l’ADO Beast A20F (o A20F XE) è più caro (sui 1.400 €) ma offre 65 Nm di coppia e sospensione integrale; la Bezior XF200 si avvicina sui 1.200 € con motore 1.000W, 720Wh di batteria e 130 km di range dichiarati. Alla luce di ciò, la EP-2 Boost risulta estremamente competitiva: per pochi euro in più rispetto a una normale city bike elettrica pieghevole si ottiene una fat bike elettrica più performante e versatile. Il pacchetto ENGWE sembra quindi indirizzato a chi vuole un mezzo “tuttofare” (pendolari, escursionisti leggeri, pendolarismo su treni/autobus) senza spendere cifre elevate.

Confronto con modelli simili

CaratteristicaENGWE EP-2 BoostFiido M1 ProADO Beast A20F XEBezior XF200
Motore250W brushless (75 Nm)250W hub (55 Nm)250W hub (65 Nm)1000W hub (limitato 25 km/h)
Batteria48V 13Ah (624 Wh), rimovibile48V 11,6Ah (556,8 Wh)48V ≈11–14Ah (da specifiche ADO)48V 15Ah (720 Wh)
Autonomia dichiarata100–120 km (PAS)80–90 km (87 km)120 km (PAS)130 km (PAS)
Velocità max (assistita)25 km/h (limitata)25 km/h (EU) – fino 50 km/h sbloccata25 km/h (limitata)25 km/h (limitata, 40 km/h sblocc.)
Ruote20″×4,0″ fat tire20″×4,0″ fat tire20″×4,0″ fat tire20″×4,0″ fat tire
SospensioniAnteriore (80 mm)Anteriore (80 mm) + posteriore idraulicaAnteriore + posterioreAnteriore + posteriore (molla)
FreniDischi meccanici 180 mmDischi idraulici (2 pistoni)Probabilmente a disco (secondo modello)Dischi idraulici
Peso~26 kg26,8 kg~24 kg27 kg
Prezzo indicativo~€999~€1099 (offerta)~€1200–€1400~€1199 (sconto su €1499)

Rispetto alle altre fat bike pieghevoli, l’ENGWE EP-2 Boost offre caratteristiche analoghe (stessa misura di gomme, sospensione anteriore simile, display a colori), un motore potente (75 Nm) e una batteria leggermente più capiente rispetto alla Fiido M1 Pro, con un prezzo spesso inferiore. Contro la ADO Beast ha meno coppia ma risulta più economica, e contro la Bezior ha molta meno potenza massima (1000W contro 250W) ma una gestione legale più semplice (autonomia simile e peso leggermente inferiore). La scelta dipende dalle esigenze: chi cerca una fat bike elettrica da 25 km/h, economica e ben equipaggiata troverà nell’EP-2 Pro Boost un’ottima soluzione.

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