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Emulatore di Game Boy: breve gioia e rapida delusione nell’App Store di Apple

Nelle ultime settimane Apple ha approvato una modifica leggendaria che ha fatto impazzire gli utenti di tutto il mondo.

Infatti, con le recenti modifiche delle linee guida, l’azienda di Cupertino ha consentito la presenza di emulatori per i giochi delle vecchie console sul suo App Store.

Si tratta indubbiamente di una decisione storica, visto che mai prima di ora Apple aveva consentito una tale apertura, dovuto probabilmente anche all’entrata in vigore del nuovo Digital Markets Act.

La nuova decisione, che riguarderà però non solo l’Unione Europea ma tutto il mondo, permetterà dunque agli utenti di scaricare direttamente da App Store questi emulatori di videogiochi, per rendere ancora più totale l’utilizzo dello smartphone.

Non è passato molto tempo dall’entrata in vigore di questa deliberazione, che già si presentano i primi eventi che destano curiosità.

Apple, iGBA rimosso dopo poco tempo dalla pubblicazione

Dopo poco tempo dal cambio di politica di Apple, sulla piattaforma di App Store è arrivato iGBA, un emulatore per i vecchi giochi Game Boy

, salvo poi essere rimosso dopo qualche ora.

Ma se Apple ha cambiato le sue linee guida, perché avrebbe dovuto rimuovere l’emulatore dopo così poco tempo?

Il motivo della rimozione non è stato chiaramente spiegato da Apple ma probabilmente è dovuto a questioni di violazione di copyright e spam. L’applicazione ha avuto un successo incredibile tanto da raggiungere in poco tempo le cime della classifica, tuttavia molti hanno notato che iGBA altro non era che una copia di GBA4iOS, un emulatore sviluppato da Riley Testut (motivo appunto di copyright) ma con l’aggiunta di pubblicità ingannevoli (motivo di spam).

Lo sviluppatore si è lamentato su Threads di non aver mai concesso l’autorizzazione per lo sviluppo di una copia del suo emulatore e non è chiaro se intenda farlo in futuro, tuttavia iGBA continua a funzionare su tutti i dispositivi che l’abbiano scaricato prima della rimozione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi