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Chery si prepara a stabilire la sua prima fabbrica europea in Spagna

Chery, rinomato costruttore automobilistico cinese con una solida presenza nel mercato nazionale, sta progettando di espandersi verso l’Europa. Ciò attraverso un accordo imminente con la Spagna.

Secondo fonti affidabili del settore automobilistico, l’azienda ha appunto avviato trattative con il governo spagnolo e con EV Motors. Una società locale specializzata in veicoli elettrici, per stabilire la sua prima fabbrica europea nel paese. L’obiettivo principale di questa mossa è quello di sfruttare l’infrastruttura esistente (in particolare l’ex impianto di produzione Nissan situato a Barcellona). Al fine di avviare la produzione dei propri veicoli.

La decisione di Chery, conseguenze a livello globale

Le trattative di Chery sembrano essere giunte a una fase avanzata. Con il Ministero dell’Industria spagnolo che esprime un’ enorme fiducia per questo accordo. L’acquisizione del pieno controllo dell’impianto produttivo da parte di EVMotors, avvenuta di recente, ha giocato un ruolo fondamentale nel facilitare queste discussioni e nel garantire la riuscita dell’operazione. L’apertura di una fabbrica

potrebbe portare benefici significativi all’economia del paese. Offrendo la possibilità di generare fino a 1.600 posti di lavoro e contribuendo al rilancio del settore manifatturiero nella regione. In più, tale collaborazione potrebbe aprire la strada a nuove iniziative anche nel settore dei veicoli elettrici, promettendo ancora opportunità di sviluppo e crescita.

L’ eventuale collaborazione però, solleva anche interrogativi sulle possibilità che l’Italia avesse di ospitare la nuova fabbrica. Nonostante i precedenti colloqui con le autorità italiane, sembra che la Spagna abbia avuto la meglio in questa competizione. Grazie alle condizioni favorevoli offerte, che includono alcuni accordi di produzione e le infrastrutture disponibili. Questa scelta potrebbe avere un certo impatto sul panorama automobilistico europeo. Aprendo la strada a una maggiore presenza delle aziende cinesi nel continente. Resta da vedere come tale mossa influenzerà il mercato nel lungo termine e se altre aziende seguiranno l’esempio di Chery nel stabilirsi nella regione.

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Pubblicato da
Ilenia Violante