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Rabbit R1: facciamo chiarezza sul nuovo dispositivo

Il 2024 è iniziato con il lancio di un nuovo dispositivo AI ha spopolato al CES di Las Vegas. Si tratta di Rabbit R1 un progetto che va oltre gli stessi smartphone. Col tempo sarà possibile capire se davvero questa categoria riuscirà a rivoluzionare il mondo della tecnologia. Nel frattempo, rabbit Inc. ha fornito, in vista dell’arrivo della giornata di Pasqua, alcune importanti notizie sullo stato del progetto.

Negli Stati Uniti le prime unità del prodotto sono state affidate ai corrieri il 31 marzo 2024, proprio nella giornata di Pasqua. Anche se ci potrebbe volere un po’, tra spedizioni e dogana, presto i primi acquirenti potranno finalmente avere tra le mani sul nuovo Rabbit R1.

Il lancio e i dettagli del nuovo Rabbit R1

Questa è l’attuale situazione negli Stati Uniti, ma cosa succederà in Europa? Qui le prime unità dovrebbero iniziare entro la fine di aprile, anche se non sono state rilasciate informazioni precise. A New York, invece, il 23 aprile ci sarà una festa per consegnare i dispositivi agli utenti presenti.

Dunque, Rabbit R1 sta per arrivare, quali saranno le funzioni che arriveranno con il lancio? Sul portale ufficiale di rabbit Inc. è stato pubblicato un post in cui viene spiegato che al day1

verranno rilasciate le funzioni base. Sarà possibile conversare con gli LLM. Rabbit R1 sceglie il migliore in base alle richieste dei clienti. Inoltre, permetterà di utilizzare il motore di ricerca conversazionale Perplexity AI. Il tutto si completa con la traduzione bidirezionale, la possibilità di annotazioni con riassunti AI ed infine l’AI Vision.

Un’altra categoria di feature disponibile sin dal suo lancio, è legata al LAM (Large Action Model). Se invece ci sono di mezzo operazioni particolarmente specifiche è possibile usare la Teach Mode. Con questo sistema è possibile insegnare al dispositivo di eseguire determinate operazioni eseguendole manualmente. È però importante ricordare che la Teach Mode non arriverà immediatamente con il rilascio del dispositivo.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti, dato che molto avviene in cloud, rabbit Inc. vuole limitare il numero di update OTA da rilasciare. In questo modo gli utenti non dovranno preoccuparsene troppo. Il portale di gestione di Rabbit R1, Rabbit Hole, permetterà di configurare tutti i servizi del sistema operativo. La gestione dei vari task comporta che l’agente possa accedere alle diverse informazioni che diversamente sarebbero visibili effettuando manualmente l’operazione. A tal proposito, rabbit Inc. rassicura i suoi utenti: le informazioni personali degli utenti non verranno mai memorizzate.

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Pubblicato da
Margareth Galletta
Tags: AIr1Rabbit