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Google Maps: ecco 3 trucchi segretissimi

Una delle applicazioni più utilizzate della suite di Google senza alcun dubbio Maps, l’app ha goduto di un’evoluzione costante e duratura negli anni che l’ha resa certamente il navigatore più utilizzato in tutto il panorama degli smartphone attualmente presenti nel mondo, l’app è perfino utilizzata anche sui sistemi non Android come iPhone grazie al proprio utilizzo facile e intuitivo è ricco di funzioni utilissime.

Il navigatore dell’azienda di informatica dunque gode di una popolarità legata soprattutto alle sue tantissime funzionalità che ogni mese vengono aggiornate e arricchite per soddisfare le esigenze di tutti gli automobilisti o di coloro che invece si spostano a piedi.

Esistono però alcune funzionalità che sono poco conosciute o magari poco evidenziate ma che possono certamente tornare utili, scopriamone insieme tre che sicuramente non conoscevate.

 

3 Piccoli trucchetti

Il primo trucco di cui vogliamo parlarmi riguarda il piccolo tondino blu che inquadra la nostra posizione in diretta all’interno della mappa, se ci fai clic e poi ti sposti in alto a sinistra dove c’è la temperatura relativa al meteo, potrai controllare le condizioni metereologiche del luogo in questione ma anche la qualità dell’aria

della zona in cui ti trovi.

Il secondo trucco in questione invece riguarda il parcheggio, se alle volte vi capita infatti di dimenticare dove parcheggi la tua auto, risolvere il problema è molto semplice, ti basterà nuovamente fare tap sul pallino blu per poi aprire un menu nel quale è presente la voce salva parcheggio, in tal modo salverai la posizione esatta in cui hai lasciato la tua vettura per poi ritrovarla in un secondo momento.

In ultimo abbiamo la possibilità invece di salvare i luoghi che abbiamo visitato andando sul menu salvati e poi cliccando su aggiungi, verrà creata una lista della quale potrete scegliere il nome per poi inserire tutte le tappe che avete effettuato per tenerle salvate e magari consigliarle a qualcuno in un secondo momento.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve