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IA nei computer: cosa cambia nell’hardware specializzato?

L’intelligenza artificiale è diventata parte integrante dei computer e non ci aspettavamo nulla di diverso. Gli esperti mostrano pareri contrastanti, dividendosi in tre categorie: gli entusiasti, gli scettici e i produttori. Gli scettici temono che l‘IA nei pc possa diventare un fenomeno scontato, senza che gli utenti comprendano appieno i suoi vantaggi, simile a quanto accaduto con il 5G negli smartphone. Gli entusiasti, invece, immaginano scenari futuristici di produttività e creatività potenziati dall’intelligenza artificiale. I produttori, che hanno investito massicciamente in questa tecnologia, tanto da integrare addirittura un tasto dedicato per attivare i chatbot direttamente sui dispositivi e che ora aspettano i feedback.

Secondo le previsioni di Gartner, entro un futuro imminente, circa il 20% dei computer personali e degli smartphone venduti a livello globale sarà costituito da modelli integrati con intelligenza artificiale. Questi dispositivi, dotati di acceleratori o chip dedicati e unità di elaborazione neurali (NPU), promettono di ottimizzare e accelerare le capacità dell’IA sul device stesso, migliorando le prestazioni e l’efficienza senza dover ricorrere a server esterni o servizi cloud.

L’IA nel computer Medion E15443

Il nuovo laptop Medion E15443, equipaggiato con un processore Intel Core Ultra con NPU integrata, è la prova di ciò che questa nuova generazione di chip può offrire. Questi processori, lanciati da Intel

a dicembre, promettono una riduzione del consumo di energia del 25% rispetto alla stessa categoria senza NPU. I chip cercano di ridurre il divario con Apple Silicon e a migliorare le prestazioni della GPU e dell’IA. Mentre i computer da gaming solitamente scaricano le operazioni di IA sulle GPU delle schede grafiche, i processori Intel Core Ultra sono in grado di gestire localmente, e quindi offline, i compiti assegnati all’intelligenza artificiale. Ciò significa che le applicazioni di IA possono essere eseguite direttamente sull’hardware del computer. Questo va a diminuire la dipendenza dai servizi cloud degli AI provider e garantendo maggiore sicurezza e privacy per i dati degli utenti.

Durante la prova del Medion E15443, sono stati mostrati diversi esempi di come le NPU possono essere utilizzate per migliorare le prestazioni di applicazioni di editing video, audio e altre attività legate all’IA. Sorprendentemente, i tempi hanno superato le aspettative, distanziandosi dai computer di fascia media, dimostrando il potenziale di questa tecnologia. L’impressionante efficienza energetica del dispositivo consente poi di utilizzare l’IA in mobilità senza dover essere costantemente collegati alla corrente elettrica. Le potenzialità potranno essere sfruttate da qualunque utente, a prescindere dalla sua conoscenza tecnologica grazie alla sua semplicità.

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Pubblicato da
Rossella Vitale