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Lista siti fermati da Piracy Shield, il problema? Non l’ha pubblicata Agcom

Il sito Torrentfreak ha recentemente reso pubblica una lista di circa 1300 indirizzi IP bloccati da Piracy Shield, una controversa iniziativa volta a contrastare la pirateria online. Questa lista, originariamente riservata agli operatori coinvolti nel progetto, dona uno sguardo dettagliato sulle azioni di blocco eseguite finora.

Il documento CSV rivela un totale di 1267 indirizzi IP, riflettendo l’intera attività registrata durante le prime tre settimane dall’implementazione di Piracy Shield. Un’analisi sommaria condotta da Torrentfreak ha rivelato che la maggior parte di questi indirizzi si trova nei Paesi Bassi (558), seguiti poi da Romania (433) e da altri come Austria, Nigeria, Italia, Francia, Germania, Ucraina, Irlanda, Svizzera e Grecia. Ciascuno di essi possiede un numero variabile di indirizzi bloccati.

Perché la vicenda della lista di Piracy Shield ha generato scalpore?

Ciò che rende questa pubblicazione particolarmente interessante è che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) doveva pubblicare la lista degli IP bloccati, secondo quanto previsto dal Regolamento Piracy Shield. Al momento, invece, il sito Agcom non ha tale lista, lasciando molti a chiedersi perché non sia stata resa disponibile al pubblico.

Questa mancanza di trasparenza solleva delle preoccupazioni, specialmente considerando che il Regolamento Piracy Shield conferisce ai soggetti interessati la possibilità di presentare reclami contro i blocchi eseguiti. Senza però una lista ufficiale degli IP bloccati, gli utenti interessati non possono sapere se hanno colpito i loro servizi e, di conseguenza, presentare reclami in modo appropriato. Il caso dei siti bloccati per errore la scorsa settimana ha evidenziato ulteriormente l’importanza di una lista accurata e aggiornata. La pagina Agcom intanto mostra ancora il numero degli IP bloccati fermi alla settimana precedente, suggerendo che l’aggiornamento avvenga manualmente.

La mancanza di trasparenza nella pubblicazione della lista degli IP bloccati da Piracy Shield genera diverse domande riguardo alla correttezza e all’equità delle azioni di blocco eseguite. È fondamentale che Agcom agisca prontamente, al fine di garantire che i soggetti interessati possano esercitare i propri diritti.

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Pubblicato da
Rossella Vitale