Dunque è riuscito a leggere tutte le conversazioni e le comunicazioni ufficiali di Gizmodo senza che l’ account venisse eliminato dall’ azienda stessa; questo perché tutti credevano si trattasse del ChatBot di Slack per cui non è stato scoperto per molti mesi. Una trovata molto interessante poiché gli ha permesso di non essere riconosciuto dai capi dell’ azienda e ha potuto leggere le loro informazioni.
McKay ha commentato il suo fatto in un post su X specificando e sottolineando che il suo era solo una prova senza finalità di spionaggio
delle conversazioni interne all’ azienda. Per rendersi invisibile ha cambiato l’ immagine del profilo con quella del ChatBot di Slack e ha cambiato il suo nome in Slackbot utilizzando un carattere speciale molto simile alle lettere contenute all’ interno delle parola Slackbot. Grazie a questo ha potuto inviare messaggi ai colleghi utilizzando frasi simili a quelle del Bot. Inoltre poiché questa caratteristica ha funzionato per Gizmodo, per altre aziende non potrebbe essere così dato che avranno dei metodi per riconoscere gli account fake.Il motivo per cui non è stato riconosciuto è perché l’ azienda ha pensato che il suo account fosse già stato eliminato per cui non ha visto il duplicato di Slackbot anche se era molto diverso da quello originale. Quindi bisogna trovare dei metodi per far si che altre persone possano intrufolarsi all’ interno di piattaforme in cui ci sono dei dati sensibili come quelli aziendali.