News

Microsoft Edge, la ricerca diventa più rapida sugli ultimi modelli Mac

Il browser di Microsoft uscito nel 2015,  é stato progettato per essere veloce, sicuro e compatibile con gli standard web moderni. Edge, offrendo un buon servizio di navigazione e integrazione con i servizi Microsoft, ha pensato di migliorare le proprie prestazioni su Mac.

 

Microsoft Edge upgrade su Mac

Microsoft per quanto riguarda il browser Edge, ha  effettuato diversi miglioramenti con il passare del tempo. Internet Explorer la versione precedente di browser predefinito su Windows, era estremamente utilizzato, proprio per questo Microsoft, pone moltissima cura negli aggiornamenti da effettuare sul proprio browser. La concorrenza con Chrome ha comportato lo scarso utilizzo di quest’ ultimo. Uno degli upgrade effettuati dal colosso Microsoft, sarebbe proprio per quanto riguarda Edge, in particolare per l’IOS di Mac.
Inizia tutto con la pubblicazione di un post sul blog ufficiale, la società di Redmond parla proprio di miglioramenti, nello specifico per quanto concerne l’incremento di velocità del suo sistema di ricerca, per tutti gli Apple Silicon
. Le ottimizzazioni anno portato un aumento di prestazioni e velocità del 20%, in specifici benchmark. L’ esperienza di navigazione e ricerca dovrebbe quindi risultare più semplice e rapida. In particolare, Microsoft con ulteriori post, ha affermato che a usufruire del nuova versione di Edge saranno soltanto i MacBook con M1, M2 e M3.

Un nuovo tipo di ottimizzazione

Microsoft per apportare le miglior modifiche possibili a Edge, si è servita della profile-guide optimization, utilizzata già in precedenza da altri browser come Firefox e Chrome. Profile-Guided Optimization (PGO) è una tecnica di ottimizzazione del compilatore, che utilizza informazioni raccolte durante l’esecuzione di un programma, per incrementare ulteriormente il codice sorgente, durante la compilazione successiva. In parole più semplici, ottimizzerà il processo di ricerca, tenendo conto di quelle eseguite maggiormente, escludendo direttamente i processi meno usati, e di conseguenza svolgendo i programmi in tendenza. Così facendo l’utenza otterrà un ridotto consumo delle risorse, e prestazioni migliori.

 

Condividi
Pubblicato da
rav