Android

Google al lavoro per far evolvere i SoC Tensor e realizzarli interamente in proprio

La nuove generazioni di smartphone Pixel realizzate da Google possono contare sulla presenza di un System-on-Chip proprietario denominato Tensor. Grazie a questa scelta, l’azienda di Mountain View può contare su una soluzione esclusiva e ottimizzata per le esigenze dei propri flagship.

Le attuali generazioni dei SoC Tensor sono realizzati in collaborazione con Samsung e la partnership è molto forte. Infatti, in alcuni casi, Google ha utilizzato delle versioni custom degli Exynos, i chipset realizzati in proprio dal gigante coreano.

Tuttavia, stando a quanto emerso con le ultime indiscrezioni, questa situazione potrebbe presto cambiare. Google starebbe lavorando allo sviluppo di un System-on-Chip totalmente proprietario, basato su una architettura non condivisa con altri produttori.

 

Google è già al lavoro sul SoC Tensors G5, il nuovo chipset sarà realizzato in proprio da Mountain View e non più da Samsung

Il nuovo Tensor G5, nome in codice Laguna, debutterà nel 2025 e lo sviluppo sarà supportato dalla taiwanese KYEC, un’azienda che effettua test sui chipset in produzione nelle fonderie di Taiwan. Le indiscrezioni indicano che i tecnici di Mountain View stiano acquistando macchinari e attrezzature proprio dalla KYEC per effettuare tutte le prove. I test dovrebbero iniziare vero la metà dell’anno e, dopo una fase di rodaggio, diventare sempre più numerosi nel corso del tempo.

Per la realizzazione, Google si affiderà a TSMC e al processo produttivo a 3 nanometri. L’utilizzo di questa tecnologia garantirà prestazioni elevate, bassi consumi e soprattutto la possibilità di sfruttare appieno l’Intelligenza Artificiale. Ci aspettiamo che proprio l’IA diventerà una delle feature sempre più presenti ed importanti, come ha dimostrato il lancio dei nuovi Samsung Galaxy S24.

Il vantaggio di questa scelta è certamente nella maggiore indipendenza sotto il profilo dell’architettura hardware del SoC. Google potrà impostare in autonomia il funzionamento del chipset senza dover sottostare ai limiti imposti da un produttore esterno. Inoltre, anche l’integrazione tra software e hardware migliorerà, comportando una maggiore libertà d’azione per il sistema operativo Android.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso