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Batterie allo stato solido: sono davvero necessarie?

Le batterie allo stato solido, viste da molti come una potenziale rivoluzione nel campo delle auto elettriche, sono al centro dell’attenzione di importanti case automobilistiche come Honda, che progetta di produrre un’auto economica sfruttando le presunte future innovazioni nelle batterie allo stato solido. Nissan e Toyota, invece, hanno annunciato piani concreti di mettere in produzione auto dotate di questa tecnologia entro il 2028.

In questo contesto di fervore e anticipazioni, emergono però voci discordanti. Alcuni esperti del settore, tra cui Markus Schäfer, Chief Technology Officer di Mercedes, sollevano dubbi sulle reali necessità della tecnologia delle batterie allo stato solido. Schäfer suggerisce che i miglioramenti delle batterie agli ioni di litio sono stati così significativi da metterle “testa a testa” con le batterie allo stato solido in termini di costi e densità energetica. Questa affermazione potrebbe indicare che la corsa alla supremazia della tecnologia delle batterie allo stato solido potrebbe non essere così scontata come molti potrebbero pensare.

L’uso delle batterie allo stato solido

Il dirigente di Mercedes ammette che le batterie allo stato solido presentano un vantaggio in termini di sicurezza, ma sottolinea che la tecnologia agli ioni di litio ha visto notevoli progressi, grazie agli sforzi di molti nella ricerca e sviluppo delle celle convenzionali. La competitività tra le due tecnologie sembra quindi dipendere da diversi fattori, tra cui costi

, densità energetica e sicurezza.

Mercedes non è estranea agli sviluppi della tecnologia delle batterie allo stato solido e ha investito in startup coinvolte in questo settore, sia negli Stati Uniti che in Corea. Nonostante le investiture, Schäfer sembra mantenere una posizione di prudente attesa, sottolineando che la competizione tra le due tecnologie è ancora aperta e non è possibile prevedere con certezza il vincitore.

Il Chief Technology Officer di Mercedes critica anche le previsioni ottimistiche sulla diffusione delle batterie allo stato solido, paragonandole alle aspettative e ritardi nel settore della guida autonoma. Schäfer enfatizza la necessità di un approccio razionale e scarta l’idea della ricarica ultraveloce come soluzione per integrare batterie più piccole nelle auto elettriche. Sostiene che l’ansia da autonomia rimane un elemento predominante tra gli acquirenti, che spesso considerano gli scenari peggiori anziché l’uso quotidiano tipico.

Il panorama delle batterie per veicoli elettrici è in evoluzione, con la tecnologia allo stato solido al centro delle attenzioni, ma con voci critiche che suggeriscono che quelle agli ioni di litio potrebbero mantenere un ruolo significativo nel futuro delle auto elettriche. La competizione tra le due tecnologie promette di essere avvincente, con le case automobilistiche impegnate in una corsa per offrire soluzioni sempre più efficienti e convenienti ai consumatori.

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Pubblicato da
Margareth Galletta