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Nuova fonte per le batterie al litio all’interno di un vulcano estinto

Negli Stati Uniti alcuni scienziati hanno scoperto quello che possiamo definire il più grande deposito di litio all’interno di un vulcano ormai estinto. Una scorta di litio di questa portata potrebbe aiutare a soddisfare la domanda globale di batterie per decenni.

Vulcanologi e geologi hanno riportato tutte le prove del McDermitt al confine tra Nevada e Oregon contenente fino a 120 milioni di tonnellate di litio, che potrebbero potenzialmente porre fine alle problematiche ormai risapute riguardanti i prezzi e l’offerta del litio a livello mondiale. L’antico supervulcano è esploso circa 16 milioni di anni fa, dando vita ad un metallo raro all’interno della roccia vulcanica.

Le batterie agli ioni di litio vengono utilizzate per alimentare quasi qualsiasi cosa, dagli smartphone ai veicoli elettrici. Tuttavia, secondo i ricercatori, le grandi quantità di litio necessarie per la loro produzione hanno portato ad una “corsa al litio” sempre più frenetica. Le attuali previsioni sull’offerta suggeriscono che sarà necessario circa un milione di tonnellate di litio per soddisfare la domanda globale almeno entro il 2040. Un aumento pari a otto volte rispetto alla produzione globale totale dello scorso anno.

Scorta di batterie al litio grazie ad una miniera localizzata in un vulcano ormai estinto negli USA

I calcoli dei ricercatori stimano che il McDermitt potrebbe contenere fino a 120 milioni di tonnellate di litio, rendendola 12 volte più grande della quantità di litio nelle saline della Bolivia, che in precedenza erano considerate il più grande deposito di litio sulla Terra. “Lo sviluppo di una catena di approvvigionamento sostenibile e diversificata per soddisfare gli obiettivi di energia a basse emissioni di carbonio e di sicurezza nazionale richiede l’estrazione di litio di altissima qualità con i più bassi rapporti rifiuti:minerali. Questo è necessario per ridurre al minimo il volume di materiale estratto dalla Terra”, spiegano i ricercatori.

“Le risorse di litio sedimentario del vulcano hanno il potenziale per soddisfare questo requisito, tendono ad essere depositi poco profondi, ad alto tonnellaggio con bassi rapporti tra quantità di rifiuti e minerali”. L’estrazione mineraria potrebbe iniziare già entro il 2026, secondo i geologi della Lithium Americas Corporation, la GNS Science e la Oregon State University. Tuttavia, questo sito pensato per una miniera ha già attirato le proteste di gruppi ambientalisti, così come di due tribù della zona che sostengono che sarebbe un terreno sacro.

In risposta all’ultima scoperta, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha affermato che il deposito sarà significativo per l’industria delle auto elettriche. “Il litio è abbastanza comune in tutto il mondo. Il fattore limitante è la raffinazione”. “Lo stesso vale per il catodo, che è principalmente ferro (auto a medio raggio) o nichel (lungo raggio) e l’anodo, che è carbonio. La raffinazione conta più del minerale.”

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano