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Smartphone: attenzione alle radiazioni di questi modelli

Chi di noi non possiede uno smartphone? Non averne uno è praticamente impossibile. Sono ormai anni che questi strumenti si sono trasformati in qualcosa di vitale, senza il quale non potremmo assolutamente vivere. Siamo arrivati quasi al punto che il primo regalo per un neonato non siano più delle tutine o un sonaglio, ma uno smartphone dove potrebbero guardare video su youtube. Ci sono però dei lati oscuri: le radiazioni.

Tuttavia, “non è tutto oro ciò che luccica”. Forse non saprete che i nostri cellulari sono dispositivi elettronici in grado di emettere radiazioni che potrebbero essere dannose per la nostra salute. Esse potrebbero anche provocare effetti piuttosto importanti e che non dovremmo sottovalutare.

Diversi oncologi hanno infatti effettuato degli studi per capirne le implicazioni sul corpo umano.  Da queste, ad esempio, è emerso che l’eccessivo utilizzo del cellulare potrebbe aumentare la temperatura dei tessuti corporei.

Le radiazioni attivano dei meccanismi biologici che possono portare l’insorgenza di patologie serie come il cancro.

Il punto è che dobbiamo essere consapevoli del fatto che esistono dei cellulari potenzialmente radioattivi che, più di altri, emettono radiazioni pericolose per la nostra persona.

Quali sono i modelli di smartphone che emettono radiazioni nocive?

Nonostante possano essere considerati modelli di smartphone pericolosi, in commercio esistono dei dispositivi prodotti da determinate case che possono emettere radiazioni estremamente nocive per il nostro organismo.

Studi condotti hanno riportato che tra quelli più radioattivi ci sono i dispositivi Google Pixel, in particolare i modelli Pixel 3 e Pixel 4.

Anche la Samsung e produttrice di modelli ma maggiormente dannosi, troviamo infatti: Galaxy S20 plus, A52 e A42.

Si aggiungono anche i dispositivi Xiaomi con il modello Mi Note 10 e la casa Huawei con i modelli Nova 5t e P Smart.

Come facciamo a capire quanto siano pericolose le radiazioni emesse? Bisogna tener conto in considerazione di alcuni valori indicati la sigla SAR

che sta per “tasso di assorbimento specifico”. Questo acronimo fa riferimento alla quantità di radiofrequenze prodotte da un dispositivo elettronico, in questo caso dallo smartphone, che il nostro corpo assorbe nei propri tessuti.

Il Huawei Mate 9, ad esempio, ha un valore SAR pari a 1,69 W/Kg mentre lo Xiaomi A 1 ha SAR pari a 1,75 W/Kg. Se è vero che esistono tanti cellulari radioattivi rispetto ad altri, ce ne sono però anche alcuni che invece si possono considerare “meno tossici”. Per intenderci, più il valore SAR è basso, meno il dispositivo è dannoso. L’Unione europea ha infatti stabilito che il limite massimo deve essere pari a 2 W/kg.

Aggiungiamo quindi un elenco “contrario” che forse vi sarà utile, comprendente i modelli meno pericolosi:

  • Samsung Galaxy note plus: con valore SAR pari a 0,19 W/Kg;
  • Samsung Galaxy A80: con valore SAR pari a 0,22 W/Kg;
  • Samsung Galaxy A72: con SAR pari a 0,23 W/Kg;
  • LG G7: con SAR pari a 0,24 W/Kg;
  • Huawei Y7 2019: con SAR uguale a 0,30 W/Kg;

Anche se i medici e i ricercatori ritengono che le radiazioni provenienti dai dispositivi siano un pericolo per la nostra salute, non c’è però ancora uno studio specifico che attesti effettivamente la correlazione tra l’utilizzo del cellulare e l’insorgenza di patologie gravi. Quelle ora finora fatte, sono solo supposizioni.

Ovviamente se possedete alcuni dei modelli più pericolosi indicati non vi diciamo di gettarli nel cestino, piuttosto vi invitiamo a passare quantomeno tempo possibile su questi dispositivi. In generale sarebbe salutare per tutti noi limitare il nostro uso non solo dei cellulari ma anche dei tablet e dei computer. Non crediate che questi non emettano radiazioni.

 

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Pubblicato da
Rossella Vitale