Challenge pericolose, con la "Planking Challenge" si rasenta la follia

Le sfide online, o “challenge“, sono diventate un fenomeno di massa, in particolare tra gli adolescenti. Queste vengono lanciate e diffuse attraverso piattaforme come TikTok e YouTube, e possono variare da innocue a estremamente pericolose, fino ad arrivare addirittura ad essere mortali come quella conclusa con la morte di un bimbo innocente di 5 anni.

Challenge pericolose: l’elenco raccapricciante

Un esempio recente è il “Planking Challenge”, in cui i partecipanti si sdraiano sull’asfalto di strade trafficate e scappano all’ultimo momento per evitare le auto in arrivo. Questa sfida pericolosa è stata documentata in diverse città italiane e ha coinvolto adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni.

Altre sfide pericolose includono la “Backcrackchallenge“, in cui i partecipanti cercano di far scrocchiare la propria schiena con l’aiuto di un’altra persona, e la “Benadryl Challenge“, che comporta l’assunzione di un numero eccessivo di antistaminici. Entrambe queste sfide hanno portato a gravi problemi di salute e, in alcuni casi, alla morte.

Le sfide online non sono solo un fenomeno tra gli adolescenti. Anche gli influencer e i creator di contenuti hanno una grande responsabilità, poiché spesso sono loro a lanciare le tendenze che poi vengono seguite dai follower. In alcuni casi, queste sfide possono essere addirittura monetizzate attraverso pubblicità e sponsorizzazioni. Tuttavia, non tutte le sfide online sono negative. Ci sono anche sfide positive, come l’Ice Bucket Challenge, che ha aiutato a raccogliere fondi e consapevolezza per la lotta alla SLA.

Nonostante le piattaforme come TikTok stiano cercando di prendere provvedimenti per limitare la diffusione di sfide pericolose, il controllo di tutti i contenuti postati dagli utenti è praticamente impossibile. Pertanto, l’educazione all’uso sicuro e responsabile dei social media è fondamentale.

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