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Il misterioso coinvolgimento di Matteo Messina Denaro nell’attacco hacker all’Asl dell’Aquila

Gli attacchi informatici da parte degli hacker sono diventati un fenomeno molto diffuso ed estremamente pericoloso. Si tratta di attacchi mirati a persone o aziende per tentare di arginare i sistemi di sicurezza al fine di sottrarre informazioni riservate o causare degli ingenti danni.

Uno degli strumenti più utilizzati dagli hacker per violare i sistemi informatici è sicuramente il malware. I malware sono dei software utilizzati per disturbare le operazioni di uno specifico dispositivo elettronico. Le motivazioni dietro all’utilizzo di virus di questo tipo per forzare un sistema possono essere molteplici.

In Italia, nell’ultimo anno, gli attacchi da parte di hacker sono aumentati in maniera drastica. Ci sono state 188 segnalazioni, con un accrescimento del 169% rispetto al 2021.

 

Attacchi hacker: rubati i dati dell’Asl dell’Aquila

Gli attacchi informatici non riguardano solo singoli cittadini che vengono derubati dei loro dati personali e dal loro denaro

ma anche enti pubblici o privati presenti sul nostro territorio.

Un esempio molto recente è l’attacco hacker subito negli scorsi giorni dall’Asl 1 dell’Aquila. L’assalto al database dell’azienda sanitaria locale ha portato alla sottrazione di 500 gigabyte di informazioni personali riguardanti i pazienti degli ospedali del capoluogo abruzzese.

I primi 10 gigabyte di materiale sono stati già pubblicati dagli hacker, in seguito a delle minacce alla provincia, sul dark web. Si tratta di migliaia di pagine di documenti riguardanti circa 300.000 cittadini.

Giorgio Fedele, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle informa che tra il materiale che è stato derubato c’è la possibilità che siano presenti anche le cartelle cliniche dei pazienti reclusi nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, tra cui quella del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

 

 

 

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi