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Doomsday Clock: la corsa contro il tempo per salvare il nostro futuro

Il Doomsday Clock del Bulletin of Atomic Scientists è una rappresentazione simbolica dell’avvicinamento del mondo a una catastrofe mondiale. Serve a ricordare visivamente i numerosi pericoli per la sopravvivenza dell’umanità, tra cui la guerra nucleare, il cambiamento climatico, la biosicurezza, il bioterrorismo e l’abuso di intelligenza artificiale.

L’orologio è stato progettato nel secondo dopoguerra, durante l’apice della guerra fredda, quando la ricerca sulle armi nucleari era al suo apice. La lancetta dei minuti dell’orologio rappresenta la vicinanza dell’umanità alla mezzanotte, il punto figurato di non ritorno. Il pericolo diventa sempre più imminente man mano che l’orologio si avvicina alla mezzanotte.

Doomsday Clock ci avvisa della catastrofe globale

Sebbene alcuni abbiano criticato l’approccio del Doomsday Clock definendolo eccessivamente soggettivo, la missione è sempre stata quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli che l’umanità deve affrontare. Dalla sua fondazione, l’orologio è stato riposizionato 24 volte, riflettendo i cambiamenti delle condizioni politiche e ambientali del mondo.

L’ultimo aggiornamento dell’orologio, nel gennaio 2022, ha portato la lancetta a 100 secondi dalla mezzanotte, la distanza più ravvicinata mai raggiunta. Ciò è dovuto a una serie di circostanze, tra cui la continua epidemia di COVID-19, le crescenti tensioni tra i Paesi nucleari e la continua accelerazione del cambiamento climatico.

Il Bulletin of Atomic Scientists non è l’unico organismo che tiene sotto controllo le gravi minacce del mondo. Tra le organizzazioni impegnate nella ricerca e nella gestione dei rischi catastrofici globali vi sono il Global Catastrophic Risk Institute, il Future of Humanity Institute e il Center for the Study of Existential Risk.

Sebbene alcuni possano percepire questi gruppi come negativi o allarmistici, il loro lavoro è fondamentale per sensibilizzare e proporre soluzioni ai problemi che l’umanità deve affrontare. Possiamo impegnarci per un futuro più sicuro e protetto per tutti analizzando questi pericoli ed elaborando misure per ridurli.

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Pubblicato da
Michele Ragone