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Email scam che si finge l’Agenzia delle Entrate, bisogna evitare di rispondere

La stagione fiscale è un periodo dell’anno impegnativo per i contribuenti, ma anche per gli hackers. I consumatori e le aziende si concentrano sulla dichiarazione delle tasse e sull’entusiasmo per i possibili rimborsi, ma dall’altra parte criminali informatici lanciano truffe collaudate implementando ogni anno nuove tecnologie.

Nonostante questo, rimane un periodo piuttosto stressante per i consumatori e coloro che sono incaricati di gestire le dichiarazioni fiscali di un’organizzazione.

Gli hackers infatti utilizzano questa paura, quindi per aiutare a preparare tutti, ecco alcune delle tendenze e delle truffe più comuni della stagione fiscale che sono state osservate durante il primo trimestre del 2023.

Ecco i dati analizzati

Secondo i dati, dall’inizio di quest’anno, le due principali estensioni di file utilizzate nelle truffe e-mail sono i file .htm e .html, che rappresentano il 62% di tutti gli allegati

. L’HTML viene spesso utilizzato nelle e-mail perché consente ai criminali informatici di creare pagine web dall’aspetto realistico con contenuti diversi. L’utilizzo dell’HTML rende più facile per i criminali informatici attirare le persone ad aprire e-mail dannose.

È importante essere cauti, poiché gli allegati HTML possono diffondere software dannosi o indirizzare gli utenti a siti web fasulli in cui potrebbe essere chiesto loro di condividere informazioni sensibili.

Poiché la stagione delle tasse è in pieno svolgimento, bisogna rimanere cauti e consapevoli che esiste il rischio di poter essere vittima di phishing e truffe che arrivano nella tua casella di posta ogni giorno. Queste informazioni sono state create sulla base dei dati raccolti tramite le trappole antispam di Trustwave e vari sistemi di monitoraggio.

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Pubblicato da
Simone Paciocco