Come cambia il digitale terrestre

Ormai è dal 2012 che la tv digitale è presente in tutte le case degli italiani. Si tratta di un’evoluzione tecnologica che ha segnato il passaggio tra analogico e digitale e ha cambiato il modo di vedere la tv.

Il digitale terrestre si basa su un sistema di modulazione digitale, che a differenza dell’analogico (basato su onde vere e proprie), non è soggetto al disturbo del segnale. Da ciò ne consegue che le immagini e il suono hanno una qualità più alta.

Cosa cambia nel 2023?

Dal 1 Gennaio 2023 è entrato in vigore il nuovo standard del segnale televisivo del digitale terrestre, il DVB-T2 per migliorare la qualità del segnale. Si tratta di un ulteriore passo avanti dal punto di vista tecnologico. Le reti nazionali passeranno da una codifica MPEG2 ad una MPEG4. 

Ciò permetterà di liberare spazio per le frequenze telefoniche 5G e si avrà la possibilità di avere molti più canali e contenuti tra cui scegliere.

Come avvenuto già 10 anni fa con lo  switch off tra analogico e digitale che ha portato all’acquisto di decoder appositi per permettere il perfetto funzionamento delle tv non abilitate, anche in questo caso non tutte le televisioni supporteranno il nuovo DVB-T2.

Se si è in possesso di televisori acquistati prima del 2016 che non sono omologati con il nuovo sistema, si può risolvere con l’acquisto di un decoder oppure cambiando direttamente il dispositivo con uno più moderno.

Sicuramente però i tempi per munire tutto il Paese della tecnologia adeguato per questo cambiamento saranno un po’ lunghi e ciò permette di avere qualche mese in più per adattarsi al nuovo sistema.

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