Mostro di Loch Ness, finalmente scoperta la verità nascosta nei fondali del lago

Il Mostro di Loch Ness è una creatura leggendaria che da decenni è stata oggetto di numerose ricerche e avvistamenti, ma al giorno d’oggi sappiamo che non esiste alcuna prova concreta della sua esistenza. Tuttavia, c’è un’ipotesi che potrebbe spiegare alcuni degli avvistamenti: l’ipotesi dell’anguilla.

Mostro di Loch Ness: esiste o no?

E se il Mostro di Loch Ness fosse in realtà solamente un’anguilla? L’ipotesi suggerisce che una di queste potrebbe raggiungere delle dimensioni talmente esagerate da essere scambiata per il Mostro di Loch Ness. Ma anche in tal caso, gli esperti sostengono che questa ipotesi presenti diversi problemi.

Innanzitutto, le stime delle dimensioni del mostro variano da 1 a 2 metri e da 15 a 20 metri. Anche se supponiamo che Nessie sia grande solo 1-2 metri, la possibilità di trovare un’anguilla di queste dimensioni nel lago è molto bassa. Secondo uno studio pubblicato sul server bioRxiv, la probabilità di trovare un’anguilla di 6 metri a Loch Ness è “essenzialmente zero”.

Inoltre, le grandi anguille possono spiegare alcuni avvistamenti di testimoni oculari, ma non spiegherebbero gli avvistamenti di animali molto grandi. L’ipotesi dell’anguilla non è nuova, infatti è stata proposta per la prima volta negli anni ’70 dal biologo Roy Mackal, che aveva raccolto un campione distorto da trappole innescate all’interno del lago.

Va anche considerato il fatto che le anguille non hanno la capacità di sollevare la testa fuori dall’acqua né tantomeno di muoversi sulla terraferma, come spesso descritto nei rapporti di avvistamento del mostro.

La conferma definitiva arriva da uno studio del 2003, nel quale sono stati esaminati DNA dall’acqua del lago, non trovando alcuna traccia di animali sconosciuti.

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