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Amazon, un’altra ondata di quasi 20.000 licenziamenti

Amazon ha in programma di rimuovere definitivamente oltre 18.000 posti di lavoro nel tentativo di rimodellare la propria attività una volta per tutte. Un totale di quasi 20,000 dipendenti a rischio. Nel frattempo almeno altre due importanti società tech hanno annunciato a loro volta dei tagli imminenti tra i posti di lavoro a causa di “un’economia al momento incerta e instabile”.

Andy Jassy, che ha assunto la carica di amministratore delegato dal fondatore Jeff Bezos nel luglio 2021, dichiara in una nota ai dipendenti che i licenziamenti “aiuteranno l’azienda a perseguire importanti opportunità a lungo termine con una struttura dei costi in generale molto più forte”. I dipendenti, tuttavia, si ritroveranno da un giorno all’altro senza lavoro, con poco preavviso e pochi aiuto da parte di Amazon stessa per affrontare con serenità la transizione. L’azienda non sta facendo altro che fortificare il brand sulle spalle dei “più deboli”, delle stesse persone che dovrebbe invece proteggere prima di altri. Ci prova, ma con risultati decisamente scarsi e deludenti. Le voci che circolano ovunque sull’eticità dell’azienda è in effetti in bilico.

Amazon, a rischio circa 18,000 lavoratori che potrebbero presto perdere il proprio posto di lavoro

Attualmente, dalle voci circolate online, pare che i posti di lavoro a rischio siano in gran parte nel Regno Unito e anche in Europa. L’azienda non ha ancora fornito molti dettagli a riguardo, né rilasciato alcun tipo di dichiarazione ufficiale. Non ci resta che aspettare le dichiarazioni di Amazon sulla vicenda e i provvedimenti adottati. Non è così strano che un’azienda di un certo calibro abbia queste problematiche, anzi, è più comune di quel che si pensa purtroppo. I dipendenti, tutto il personale che ne ha più bisogno diventa improvvisamente sacrificabile per Amazon se in ballo c’è la vita del brand – tuttavia garantita da molto altro.

Nel corso degli anni Amazon è stata un bersaglio facile, tra critiche, denunce, azioni legali di vario tipo e scandali. Le cattive notizie su alcune condotte poco etiche dell’azienda non sono state sufficienti a porre fine a tutto. Anzi, l’azienda ha attraversato alti e bassi che sta decidendo di recuperare a spese dei suoi dipendenti.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano