News

Dinosauri, un’esemplare erbivoro è la nuova fonte di domande degli studiosi

Secondo una recente ricerca pubblicata su Science Advances, il brontosauro, il patagotitan  e il diplodoco hanno raggiunto la loro statura gigantesca aderendo a una dieta a base vegetale. Nonostante ciò, sembra che in realtà discendano da persone che consumavano carne.

Conducendo ricerche sui crani e sui denti di fossili che risalgono al Triassico, gli autori dell’Università di Bristol, diretti dal dottor Antonio Ballell, si sono sforzati di scoprire la chiave per comprendere le loro eccezionali qualità fisiche. Nel corso normale degli eventi, nel tentativo di determinare la dieta di un animale (anche preistorico), ci concentriamo sul contenuto dello stomaco o sugli escrementi fossilizzati; tuttavia, la documentazione non è sufficiente per consentirci di trarre alcuna conclusione. Gli scienziati hanno posto molta attenzione sulla struttura dei denti poiché possono anche servire da riflesso della nutrizione di una creatura.

La ricerca conferma l’ipotesi iniziale

Nella ricerca

si nota che i denti carnivori sono spesso appuntiti e affilati, il che li rende ideali per perforare e tagliare tessuti duttili e flessibili come la carne dei vertebrati, mentre i denti erbivori sono tipicamente a cuspide e smussati, rendendo più facile la propagazione di fratture in materiali più duri come le piante.

Gli ornitischi sono un gruppo di dinosauri che comprende molte specie erbivore, come i dinosauri con le corna, gli anchilosauri corazzati e i dinosauri dal becco d’anatra. Secondo la professoressa Emily Rayfield di Bristol, autrice della ricerca, ‘le nostre analisi rivelano che gli ornitischi si sono sviluppati come onnivori’. ‘E un altro risultato sorprendente è che i primi sauropodomorfi, predecessori dei sauropodi vegetariani dal collo lungo come il Diplodocus, erano carnivori’, secondo la ricerca.

Insomma, sembra corretta l’ipotesi che vede tutti i primi dinosauri come carnivori; questo significa che anche i sauropodi erbivori dovevano avere geni da carnivori.

Condividi
Pubblicato da
Michele Ragone