L’operatore WindTre dal 2024 aumenterà i prezzi seguendo l’inflazione: la clausola appare nei nuovi contratti e annulla di fatto la possibilità di recedere gratis a seguito di rimodulazione.
Fino ad oggi è sempre stato possibile cambiare gestore a seguito di una rimodulazione delle condizioni contrattuali. Anche l’operatore Tim ha annunciato questa novità, anche se non ancora applicata.
WindTre: dal 2024 aumento di prezzi causa inflazione
WindTre ha subito preso la palla al balzo e ha trovato un escamotage per rendere nulla la possibilità di “fuggire” in caso di rimodulazione: vi promette già quando sottoscrivete il contratto che la vostra offerta potrebbe aumentare e seguire l’inflazione, di conseguenza il cliente è avvisato e sta accettando tutto ciò.
Ecco una parte della dichiarazione WindTre presente nei nuovi contratti: “Il Cliente prende atto e accetta che, da gennaio 2024, in caso di variazione annua positiva dell’indice nazionale dei prezzi al consumo FOI rilevata da ISTAT nel mese di ottobre dell’anno precedente, WindTre ha titolo di aumentare il prezzo mensile del Servizio di un importo percentuale pari alla variazione di tale indice o comunque pari almeno al 5% ove tale variazione fosse inferiore a detta percentuale. L’adeguamento, applicato entro il primo trimestre di ciascun anno, non costituisce una modifica contrattuale ai sensi dell’art. 13 delle presenti Condizioni di Contratto e, pertanto, non conferisce al Cliente diritto di recesso senza costi dal Contratto….”
Dalla dichiarazione di WindTre è possibile intuire che almeno per il 2023 non ci saranno aumenti nei contratti sottoscritti adesso, ma che dal 2024 un aumento sarà possibile e non costituirà una rimodulazione. Curioso notare come non venga però mai citata una possibile riduzione dei prezzi, l’inflazione infatti potrebbe anche smettere di crescere. Vi ricordo che l’aumento impatterà solamente sui nuovi contratti.