metaverso

Il Metaverso non è solo un luogo per giovani, anzi la nuova realtà tecnologica attrae di più gli ‘over 36‘.

I ragazzi sotto i 25 anni, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, sono più indecisi e hanno paura di perdere il contatto con la vita fisica.

Sono alcuni dati che emergono dalla ricerca condotta da Ipsos e dall’Osservatorio sul Metaverso che svela i dubbi e le curiosità degli italiani nei confronti di questa nuova realtà.

Dalla ricerca emerge una curiosità generale per l’argomento e una predisposizione all’approfondimento” spiega Vincenzo Cosenza, esperto di social media e fautore del primo osservatorio sul Metaverso. “Sarà l’Internet del futuro.”

Con questa ricerca creiamo un’istantanea che mira a comprendere le aspettative, le conoscenze e le prime esperienze degli italiani“, aggiunge Luigi Ponti Direttore Generale Ipsos Operations.

Cosa si aspettano gli italiani dal Metaverso?

Il 37% pensa che sarà più facile incontrare persone diverse nei mondi virtuali che nella vita di tutti i giorni e il 26% afferma che potrebbe imparare di più sulla moda nei mondi virtuali rispetto allo shopping nei negozi o online.

Al contrario, si preferisce assistere a un concerto dal vivo piuttosto che nel Metaverso.

Le attività a cui gli italiani hanno partecipato finora riguardano maggiormente la sfera sociale: giocare e stare con gli amici (quasi la metà della Generazione Z, under 26).

Quasi il 30% ha esplorato un’altra città, principalmente Millennials (tra i 27 e i 42 anni), mentre chi dichiara di aver acquistato oggetti reali come vestiti e scarpe è il 32%, ovvero gli over 46.

Inoltre, per quanto riguarda l’esperienza del Metaverso, la ricerca registra ancora un certo tipo di sfiducia: facilità di accesso, costo eccessivo dei dispositivi e un naturale scetticismo legato al non sentirsi a proprio agio in un mondo virtuale sono le principali barriere di utilizzo.

Anche in questo caso, il gruppo che si dimostra più propenso e interessato a fare questo tipo di esperienze è quello tra i 36 ei 45 anni.

La ricerca delinea poi tre profili di utenza, definiti ‘metapersonas‘: gli intenditori entusiasti (31%) di cui fanno parte i Millennials e GenX (tra i 43 ei 57 anni), e i neofiti ottimisti (49%) caratterizzati la maggior parte dalla Generazione Z e un livello culturale medio-alto;

FONTEnewsrnd.com
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