Una delle basi fondanti della tecnologia del mondo moderno è senza alcun dubbio il LED (diodo ad emissione luminosa), il quale nelle sue svariate forme illumina il nostro mondo costituendo anche nelle sue versioni miniaturizzate il pannello base dei display dei nostri device, dai PC fino agli smartphone, i quali sfruttano una versione diversa definita OLED (Organic Light Emitting Diode).

In questo contesto ha mosso importanti passi la perovskite, elemento che vanta la capacità di interagire con la luce e che ha costituito un ottimo candidati nella costruzione di diodi luminescenti, i LED di perovskite sono infatti sempre stati piuttosto promettenti in quanto è possibile produrli facilmente e a costi irrisori, sono molto leggeri e più flessibili degli OLED e hanno la medesima purezza del colore e sintonizzabilità dei LED basati su semiconduttori III-V.

L’unico vero contro di questa tecnologia era la sua durabilità, a causa della natura ionica delle loro strutture cristalline, responsabile del rapido degrado del materiale, la durata tipica dei LED perovskite era dell’ordine di 10-100 ore contro la durata minima necessaria per un display OLED pari a 10.000 ore.

 

Arriva l’innovazione

I ricercatori della Seoul National University e del Korea Basic Science Institute (KBSI), insieme agli scienziati dell’Università di Cambridge nel Regno Unito hanno però creato un LED di perovskite ultra luminoso, efficiente e stabile costituito da nanocristalli di perovskite core/shell con una dimensione intorno ai 10 nm, ottenuto mediante una semplice reazione, fra l’additivo di acido benzilfosfonico (BPA) con layer tridimensionali di perovskite policristallina.

Il loro lavoro consentirà di compiere grandi passi in avanti sui LED a base di perovskite da commercializzare, in futuro, nel settore dei display.

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