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Come vedresti se fossi un atomo? I fisici rispondono a questa domanda bizzarra

Il fascino che suscita il mondo subatomico è davvero elevato. Di fatto, grazie ai suoi particolari “effetti quantistici”, tantissimi esperti trovano estremamente interessante effettuare studi a riguardo e approfondire.

Se parliamo a livello macroscopico, invece, sarebbe molto più difficile percepire cosa accade. Dunque, molti si sono posti la seguente domanda: cosa potrebbe succedere se diventassimo delle medesime dimensioni di un atomo? Alcuni esperti di fisica hanno qualche risposta da offrirci.

 

 

Come vedresti se fossi un atomo? Le risposte degli esperti

Quando sei a quelle dimensioni, le tue interazioni con la luce saranno molto diverse da quelle che vedi di solito“, ha dichiarato Jim Kakalios, professore di fisica all’Università del Minnesota. “I nostri occhi potrebbero rilevare singoli fotoni. […] Tutto sarebbe un po’ statico e strano invece che come un flusso continuo. Spiegare come riusciresti ad elaborare tutto è molto difficile.

Se ci rifacciamo al mondo subatomico, la luce riuscirebbe ad entrare nei nostri occhi fotone dopo fotone. “Immagino che tu possa vedere questa strana sfocatura, fissando qualcosa per un po’ prima di vedere uno schema predefinito

“, continua Kakalios.

Hideo Mabuchi, professore di fisica applicata a Stanford, la pensa in maniera un po’ diversa: “una caratteristica intrinseca della meccanica quantistica è che tutte le cose davvero strane accadono solo sotto il cofano: non potresti mai interagire direttamente con esso. Anche se potessi immaginare di rimpicciolirti fino alle dimensioni di un atomo, non vedresti o non sentiresti mai una particella. Non è qualcosa che siamo programmati per sperimentare“.

Mabuchi sostiene che l’esperienza di visitare il mondo quantistico arriverà mediante la realtà virtuale. Intanto, durante l’attesa, secondo Lucas Wagner, professore di fisica all’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, l’esperienza migliore per visitare il mondo quantistico è quella di andare in un bosco di notte.

I tuoi occhi si adattano e puoi vedere le cose, [ma] sono solo molto, molto scuri. I bordi delle cose iniziano a diventare confusi e sembrano muoversi un po’“, sostiene Wagner. “Penso che, dato quello che so della fisica, tutto sarebbe più o meno così nel regno quantistico.

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Pubblicato da
Christian Savino