Il CEO di TIM infuriato su Linkedin

Secondo quanto riferito, WhatsApp, una delle piattaforme di messaggistica più popolari è caduta: gli utenti di tutto il mondo non sono stati in grado di inviare e ricevere messaggi per parecchie ore. Molti infatti hanno iniziato a inondare le piattaforme di social media come Twitter e Instagram condividendo stati e post sull’impossibilità di inviare messaggi tramite l’app.

Downdetector, un popolare sito Web che tiene traccia delle interruzioni su siti web e applicazioni, ha registrato un enorme picco con oltre 25.000 segnalazioni in quel periodo.

Oltre ai messaggi, era diventato impossibile sia effettuare chiamate audio che video tramite l’applicazione. Molti hanno anche provato a condividere uno stato, ma l’app si bloccava sulla scritta “Invio“.

Secondo quanto riferito, il problema con WhatsApp è iniziato intorno alle 12:30, quando sono arrivate le prime segnalazioni che parlavano di problemi durante l’invio di messaggi nelle chat di gruppo.

La società madre di WhatsApp, Meta, ha affermato di essere a conoscenza del problema e ha lavorato per ripristinare i servizi per tutti. Ma nonostante questo, ci sono state alcune società che si sono lamentate del disservizio, una tra tutte è Tim.

Le parole del CEO

Il CEO di  TIM, Pietro Labriola ha pubblicato un post sul suo profilo ufficiale LinkedIn denunciando la situazione: “Voglio scusarmi con tutti coloro che non siamo stati aiutati e a cui non siamo riusciti a dare informazioni. Questa però è anche l’occasione per spiegare cosa succede in questi casi: in sole 3 ore il call center di TIM ha ricevuto il 310% in più di chiamate rispetto alla media. In 3 ore 65.000 clienti si sono rivolti a noi perché pensavano che potessimo aiutarli a risolvere il problema e dare loro informazioni puntuali“.

E ha continuato dicendo: “Questo paradosso mette in luce un aspetto economico importante: a un Operatore come TIM, 3 ore di queste informazioni al cliente costano circa 40.000 euro.”

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