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Google semplificherà alcune funzionalità degli smartwatch Wear OS

La prospettiva di sincronizzare il tuo smartwatch Wear OS con altri dispositivi ti riempie di terrore? Potrebbe non essere necessario sentirsi più così, poiché Google potrebbe lavorare su un opzione per eseguire il backup dei dati dagli smartwatch quando si passa a un nuovo telefono.

Gli sviluppatori XDA hanno recentemente eseguito un’analisi APK della versione beta di Google Play Services v22.32.12, che ha portato alla scoperta di nuove informazioni relative al sistema operativo Wear. Nel codice è stato scoperto che un aggiornamento futuro potrebbe aggiungere una funzione che consentirebbe agli utenti di creare un backup dei dati di Wear OS prima di associarlo a un nuovo dispositivo.

Google sta per rilasciare l’aggiornamento

È essenziale tenere presente che gli smontaggi dell’APK si concentrano su funzionalità che sono ancora in fase di sviluppo. È possibile che Google decida in qualsiasi momento di rimuovere le funzionalità dall’aggiornamento. Anche se gli smontaggi possono fornire uno sguardo su possibili funzionalità future, non vi è alcuna garanzia

che queste funzionalità verranno effettivamente implementate nel prodotto finale.

Uno degli aspetti più frustranti degli smartwatch Wear OS potrebbe essere risolto se Google consentisse ai clienti di eseguire il backup dei dati sui propri dispositivi. Al momento, gli orologi da polso Wear OS devono ripristinare le impostazioni di fabbrica prima di poter essere accoppiati con un altro telefono. Avrai la possibilità di ripristinare rapidamente le tue impostazioni se disponi di un backup dei tuoi dati, il che renderà l’intera procedura molto più fluida.

Si prevede che ci sarà un gran numero di persone che desiderano sostituire il proprio telefono in un futuro non troppo lontano a causa dell’imminente rilascio di nuovi smartphone come Galaxy Z Fold 4, Galaxy Z Flip 4 e Pixel 7. Sarebbe vantaggioso per tutti quegli acquirenti se questa funzione di backup potesse essere resa disponibile prima piuttosto che dopo.

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Pubblicato da
Michele Ragone