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Energia illimitata e la favola del trucco a idrogeno che azzera le bollette

Sembrerebbe ormai chiaro che con l’ultimo Recovery Fundl’idrogeno sia diventato uno degli elementi chimici protagonisti all’interno di quello che si definisce il panorama energetico europeo. Il tutto per i prossimi anni vista la cifra di 408 miliardi stanziati proprio per il celebre elemento chimico, i quali dovranno essere erogati fino al 2025.

Come tutti sanno, al fine di utilizzare l’idrogeno e la sua energia, c’è sempre stato bisogno delle famosissime fuel cells. C’è da dire allo stesso tempo che queste non sono adatte per quanto riguarda la necessità di calore rispetto alla generazione di quella che è la corrente elettrica.

Sarebbe per un nuovo sistema prodotto da una ditta Toscana che prenderebbe il nome di Energy Hydrogen. Si chiama Hydro, una tecnologia innovativa diversa perché riesce ad integrare la produzione di una quantità di calore e di energia elettrica molto elevata grazie ad una tecnologia brevettata che va a basarsi su principi diversi

da quelli delle fuel cells.

 

Hydro: il sistema perfetto per l’energia in casa, ecco come funziona

Bisogna constatare che le reazioni che avvengono all’interno delle fuel cells con l’energia dell’idrogeno sono solo di tipo chimico. All’interno di questo nuovo sistema detto Hydro cambia tutto: le reazioni che avvengono sono di tipo chimico-fisico.

Questo tipo di cella dunque produce calore con delle dinamiche diverse, creando un output energetico con delle interazioni che riguardano particelle subatomiche degli atomi del syngas impiegato.

Il tutto funziona con pochissima energia elettrica, la quale viene moltiplicata da questo sistema innovativo e con il vapore in uscita dalla turbina che viene recuperato e condensato con lo scambio termico per essere riciclato in veste di acqua. Sembrerebbe quindi molto sostenibile pensando che i sistemi industriali prodotti dalla ditta arrivano a coprire un range di energia che va da 250 kWh fino a 3000 kWh per medie e grandi aziende.

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Pubblicato da
Felice Galluccio