Netflix negli ultimi anni ha con una certa periodicità rimodulato il costo delle varie opzioni di abbonamento portando sempre ad un piccolo ma ripetuto e costante rialzo, il prezzo infatti dei vari abbonamenti a partire dalla sua creazione è letteralmente raddoppiato, sia a causa dell’innalzamento della qualità del servizio (secondo la regola della qualità che si paga) sia a causa dell’innalzamento dei costi di produzione delle serie Netflix Original legati appunto ad un aumento di qualità anche dei contenuti stessi, basti pensare che ogni episodio di Stranger Things 4 è costato ben 30 milioni di dollari.

In questo contesto una possibile strategia per ridurre il costo dell’abbonamento individuata da Netflix è l’introduzione della pubblicità, la quale potrebbe essere gestita da Google rappresentando l’ennesima rivoluzione, secondo CNBC, proprio durante il Cannes Lions di questa settimana, evento dedicato alla pubblicità, gli addetti ai lavori stanno consumando numerosi incontri, l’azienda da quanto emerso vorrebbe in non più di tre mesi individuare i partners necessari, assumere un manager di peso e creare un team specializzato.

 

La palla passa a Netflix

Netflix ovviamente si è espressa in merito a tale contesto mantenendo un profilo vago e poco esaustivo, ecco le dichiarazioni: “Siamo ancora agli inizi per decidere come lanciare un’opzione a prezzo più basso supportata dalla pubblicità, e non è stata presa alcuna decisione. Quindi al momento questa è solo una speculazione“.

CNBC ha già individuato i possibili candidati a partner di Netflix, nel dettaglio dovrebbero essere Google, Comcast/NBCUniversal e Roku, aziende specializzate nel settore che certamente offriranno dei piani a Netflix importanti e diversificati tra cui l’azienda californiana dovrà scegliere.

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